Impianti per affissioni pubblicitarie, Alcamo dichiara guerra all’illegalità - QdS

Impianti per affissioni pubblicitarie, Alcamo dichiara guerra all’illegalità

Vincenza Grimaudo

Impianti per affissioni pubblicitarie, Alcamo dichiara guerra all’illegalità

venerdì 13 Settembre 2019

Multe dei vigili in naftalina, il giudice di pace ha sospeso il giudizio sino ad ottobre. Parte denuncia di una società del settore: chiede equità e punta il dito sull’abusivismo

ALCAMO (TP) – È sempre più guerra per gli spazi pubblicitari negli impianti collocati tra viale Europa, la provincia 55 e la via San Gaetano. È partita una denuncia-diffida da parte di una società che si occupa di affissioni pubblicitarie.

Con una nota di due pagine indirizzata al Comune di Alcamo, alla polizia municipale, alla Procura di Trapani e alla Corte dei conti, si chiede conto e ragione dell’attività svolta da uffici comunali, caschi bianchi e società concessionaria delle affissioni pubblicitarie rispetto alla querelle sorta per presunte affissioni abusive.

Nella contesa ci sono una quarantina di impianti pubblicitari su viale Europa e un altro su via san Gaetano, quest’ultimo all’interno di proprietà privata, e altri due impianti sulla provinciale 55 che interessano l’ex Provincia regionale.

Nella missiva si diffida ad oscurare entro 30 giorni gli impianti che ad oggi risultano regolarmente utilizzati nonostante privi di autorizzazione del Comune o dell’ex Provincia. Difatti quelli di via san Gaetano e sulla provinciale 55 risulterebbe, agli atti della polizia municipale, del tutto abusivi e su cui vi sono in atto dei ricorsi al Tar in attesa di giudizio; per quelli in viale Europa invece la concessione di 9 anni è scaduta dallo scorso 17 aprile e non è più stata rinnovata dal Comune, che si è pronunciata su richiesta della stessa società concessionaria che li ha sino ad oggi utilizzati con un diniego.

Ma anche per questi impianti c’è un ricorso al giudice di pace che ha dato una sospensiva, con prima udienza convocata per il prossimo 24 ottobre. “Auspichiamo un intervento di Procura e Corte dei conti – si legge nella diffida della società che si occupa di affissioni – per debellare un fenomeno di illegalità che si protrae da tempo. Al Comune chiediamo di oscurare permanentemente ovvero rimuovere gli impianti abusivi affinchè la pubblicità venga effettivamente esercitata in un contesto di legalità, così come previsto nel piano generale degli impianti pubblicitari”.

Abbiamo fatto quanto in nostro potere – ribatte il comandante della polizia municipale, Giuseppe Fazio -, elevando le multe per occupazione abusiva e affissione illecita. I verbali sono stati tutti impugnati al giudice di pace che ha rinviato ad ottobre l’udienza per entrare nel merito della vicenda. Sino a che non ci sarà un pronunciamento da parte nostra non potrà esserci altro tipo di attività”.

Una delle società multate ha chiesto un risarcimento al Comune di 20 mila euro per aver avuto oscurati per un periodo gli impianti pubblicitari prima ancora del pronunciamento del giudice di pace.

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