Imprese che resistono: le cooperative Wbo - QdS

Imprese che resistono: le cooperative Wbo

Michele Giuliano

Imprese che resistono: le cooperative Wbo

giovedì 02 Febbraio 2023

Si tratta delle “Workers buyout”, aziende rilevate dai dipendenti investendo Naspi e Tfr. In Sicilia il 7% delle realtà produttive sostenute dal Ministero dello sviluppo economico

PALERMO – C’è voglia di fare impresa in Sicilia. C’è voglia di non mollare, a dispetto della pandemia, a dispetto della crisi economica, a dispetto della guerra. Una intenzione forte che nasce ben prima dell’emergenza sanitaria che ha sconvolto il mondo nel 2020, e che non vuole lasciarsi piegare in questi anni difficili. Una dimostrazione ne sono le imprese Wbo, che significa “Workers buyout”: i dipendenti rilevano l’attività presso cui prestavano servizio unendosi in cooperative.

I lavoratori investono le loro risorse – dall’anticipo della mobilità (Naspi) al conferimento del Tfr – e sostenuti da Cfi (Cooperazione Finanza Impresa, l’organismo del ministero dello Sviluppo economico) possono utilizzare i fondi messi a disposizione della legge Marcora per assumersi la responsabilità della gestione della azienda, scommettendo sul loro futuro. Con un tasso di sopravvivenza superiore a quello delle aziende tradizionali, le imprese rigenerate si sono dimostrate un valido strumento per trasformare il sussidio di disoccupazione in incentivo allo sviluppo, creando nuova occupazione, per rispondere in maniera proattiva alle crisi aziendali, trasformando un possibile fallimento in una nuova realtà produttiva in grado di salvaguardare (o di accrescere) il livello occupazionale, le competenze tecniche e operative acquisite, contribuendo a mantenere unità produttive sul territorio.

Ne parla l’Eurispes nel suo 34esimo rapporto sull’Italia: la finanziaria partecipata e vigilata dal ministero dello Sviluppo Economico allo scopo di promuovere le imprese cooperative dal 1986 ad oggi ha finanziato 536 cooperative, di cui 319 Wbo, con un investimento complessivo di 282.180.458 di euro e un impatto occupazionale di 22.860 addetti di cui 9.448 (41%) Wbo. Dal 2012 a metà del 2021 ha dato vita a 2.284 nuovi occupati, finanziando con 32,5 milioni di euro 85 cooperative, di cui 72 ancora in vita.

La Sicilia, ne ha usufruito proponendo ben il 7% del totale delle cooperative: meglio dell’Isola solo l’Umbria (11%), il Veneto (12%) e l’inarrivabile Emilia Romagna (31%). All’interno delle cooperative finanziate, negli ultimi dieci anni i posti di lavoro hanno avuto un incremento del 22%, mentre il fatturato ha registrato un +102%. Il 2020 ha visto incrementare sia il numero degli interventi messi in campo da Cfi (55, rispetto ai 31 dell’anno precedente) sia il valore medio degli investimenti, passato da 172 mila euro nel 2019 a 240 mila euro nel 2020.

Due terzi dei nuovi interventi deliberati nel 2020 sono stati destinati a supportare le operazioni Wbo, il 31% per lo sviluppo delle imprese partecipate e il 3% per operazioni legate allo start-up di nuove imprese cooperative. Nel 2022 Cfi prevede di finanziare 46 interventi, per una cifra vicina ai 25 milioni di euro. Purtroppo, non basta ancora. Secondo Movimprese, l’analisi statistica realizza da Unioncamere e InfoCamere, nel 2021 sono nate poco più di 40mila imprese in Italia, con un 14% in più rispetto al 2020: la ripresa è evidente ma fatica ancora a tornare ai livelli precedenti alla pandemia. Dal 2007 al 2019 sono nate ogni anno in media 382mila imprese, rispetto alle quali il 2021 si colloca in una posizione deficitaria di quasi 50mila nuove realtà aziendali.

Il Mezzogiorno in questa occasione ospita quasi un terzo delle neonate realtà imprenditoriali (108.826 sul totale nazionale di 332.596), con un tasso di crescita pari all’1,79% nel 2021 e allo 0,8% nel 2020 (la media nazionale si attesta rispettivamente all’1,42% e allo 0,32%). Sud e Isole mostrano di essere un’area in continuo movimento sul versante delle realtà aziendali: anche per le cessazioni infatti il Meridione occupa un ruolo di primo piano, avendo registrato nel 2021 l’estinzione di 71.941 imprese.

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