Anche il Comune di Naro vieta la tecnologia 5G - QdS

Anche il Comune di Naro vieta la tecnologia 5G

redazione

Anche il Comune di Naro vieta la tecnologia 5G

giovedì 30 Aprile 2020

La decisione è stata presa dal sindaco Maria Grazia Brandara con un’apposita ordinanza. Chiesto al Governo di varare un Piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari

NARO (AG) – L’Amministrazione comunale si concentra sul tema della tecnologia 5G. Così, mentre l’Autorità delle Comunicazioni e il ministero per lo Sviluppo economico stanno conducendo una sperimentazione che attualmente coinvolge ben 120 Comuni italiani, il sindaco Maria Grazia Brandara ha scritto sia all’Autorithy che al ministero (oltre che all’Arpa Sicilia, alla Prefettura di Agrigento e all’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità) per conoscere se ci sono iniziative finalizzate a introdurre nel territorio di Naro le infrastrutture e gli impianti 5G.

Contestualmente, l’Amministrazione ha emesso un’apposita determinazione per impedire sperimentazioni della tecnologia 5G nel territorio comunale “nelle more che siano prodotte sufficienti evidenze scientifiche che stabiliscano l’innocuità di tale tecnologia in relazione alla salute umana o, comunque, nelle more che il Governo vari un Piano di monitoraggio dei possibili effetti sanitari, coinvolgendo attivamente tutti gli Enti Pubblici preposti al controllo ambientale e sanitario”.

Con la stessa determinazione, Maria Grazia Brandara ha devoluto all’Ufficio Tecnico comunale e, per quanto di competenza, al Corpo della Polizia amministrativa il compito di adottare ogni opportuno atto e intervento per minimizzare il rischio sanitario eventualmente discendente dalla tecnologia 5G a discapito della salute della popolazione locale.

“Ho temporaneamente vietato – ha precisato il vertice dell’Amministrazione comunale – la sperimentazione delle tecnologie 5G nel territorio comunale sulla base dei poteri che mi conferisce la Legge regionale n. 7/1992 e l’art. 3-ter del Decreto Legislativo n.152/2006. Quest’ultimo assegna ai Comuni il compito di tutelare l’ambiente con azioni ispirate al principio della precauzione e, quindi, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente”.

“Quale sindaco – ha concluso – ho il dovere di garantire lo sviluppo e il progresso delle tecnologie, ma anche quello di garantire la salute della popolazione. Qualora le evidenze scientifiche diventassero tali da assicurare la totale sicurezza della tecnologia 5G nei confronti della salute della locale popolazione, toglierò il divieto”.

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