Incendi nel 2023, polemica sui risarcimenti. Il commento del Pd

Sicilia, l’emergenza incendi e la polemica sui risarcimenti. Pd: “Escluse cinque province”

Marco Cavallaro

Sicilia, l’emergenza incendi e la polemica sui risarcimenti. Pd: “Escluse cinque province”

Simone Olivelli  |
sabato 29 Giugno 2024

Quasi un anno dopo, fa discutere la decisione di restringere il parco dei beneficiari che riceveranno i fondi erogati dall'Irfis a coloro che risiedono nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani.

Siciliani di Serie A e siciliani di Serie B. In una terra che spesso si contende la maglia nera nelle classifiche sulla vivibilità, capita anche di chiedersi se esistano disparità di trattamento basate su questioni geografiche interne. A sollevare il caso è il gruppo parlamentare all’Ars del Partito democratico, con un’interrogazione rivolta al governo Schifani. Nel mirino è finita la ripartizione delle somme destinate a risarcire chi, la scorsa estate, ha subito danni a causa degli incendi.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Sono nove i milioni stanziati – dei quali poco più di sei messi sul piatto dal governo nazionale – per  favorire la ricostruzione di immobili e aziende travolte dalle fiamme a fine luglio, quando la Sicilia per diversi giorni fu messa in ginocchio da roghi, il più delle volte di origine dolosa, che scoprirono i tanti punti deboli del sistema antincendio regionale. Dalla fase di prevenzione a quella di monitoraggio e intervento.

Quasi un anno dopo, fa discutere la decisione di restringere il parco dei beneficiari che riceveranno i fondi erogati dall’Irfis a coloro che risiedono nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani.

L’ordinanza nazionale e la legge regionale

A disciplinare come dovranno essere gestite le risorse è un decreto firmato, il 9 aprile, dall’assessore regionale all’Economia Marco Falcone. Il provvedimento, a sua volta, richiama l’ordinanza del capo della Protezione civile nazionale con cui, sulla base dello stato d’emergenza deliberato a febbraio dal governo Meloni per le tre Città metropolitana e il territorio di Trapani, il governatore Renato Schifani è stato nominato commissario delegato a seguire i “primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza dei gravi incendi e dell’eccezionale ondata di calore che a partire dal 23 luglio 2023”. L’ordinanza nazionale, contestualmente, ha quantificato in 6,1 milioni di euro l’aiuto che sarebbe arrivato da Roma.

A gennaio, invece, era stata l’Ars a deliberare lo stanziamento di 2,9 milioni di euro per fronteggiare i danni causati dagli incendi la scorsa estate. In quel momento, la posizione della politica regionale era quella per cui a restare danneggiati dai roghi erano state, seppur in misura diversa, tutte e nove le province. Il dato si evince dalla delibera che, nei giorni immediatamente successivi agli incendi di luglio, era stata firmata dalla giunta Schifani per dichiarare lo stato di crisi.

“Il territorio della regione è stato interessato da una prolungata situazione meteoclimatica che ha comportato – si legge nella delibera – un aumento anomalo delle temperature dell’aria e, seppure i picchi delle temperature registrate non hanno superato i valori massimi registrati negli ultimi decenni, l’eccezionale persistenza delle predette temperature ha causato un forte disseccamento vegetativo; a ciò si aggiunga la notevole biomassa sviluppatasi a seguito delle eccezionali piogge di maggio ed il vento che ha creato le condizioni favorevoli all’innesco e alla propagazione degli incendi che hanno colpito duramente centinaia di aree della Sicilia provocando, anche, alcune vittime”.

La fotografia della drammatica situazione vissuta in giro per la Sicilia era stata evidenziata da una relazione della Protezione civile regionale, in cui erano stati elencate le singole zone colpite dagli incendi. Nella lista compaiono anche centri ricadenti nelle province rimaste escluse dall’ordinanza nazionale: Agrigento, Favara, Naro, Raffadali, Caltanissetta, Aidone, Barrafranca, Centuripe, Regalbuto, Piazza Armerina, Pietraperzia, Valguarnera Caropepe, Siracusa, Augusta, Avola, Carlentini, Francofonte, Lentini, Melilli, Portopalo di Capo Passero, Ragusa, Ispica, Scicli e Vittoria.

Cosa è successo?

“Non si comprendono le ragioni per le quali i cittadini delle altre 5 ex province non abbiano diritto a percepire un ristoro dei danni patiti per gli incendi che hanno devastato i loro beni, come puntualmente evidenziato nella deliberazione di giunta”. La riflessione è contenuta nell’interrogazione parlamentare firmata dai deputati del Pd e rivolta, con richiesta di risposta orale, all’assessore Falcone. Nel testo si fa riferimento alla portata diffusa “della devastazione subita dalla Sicilia nell’estate del 2023, quando l’intero territorio regionale è stato investito da temperature elevatissime e interessato da numerosi incendi che hanno portato alla distruzione di circa 700 ettari di superficie non boscata e di tremila ettari di superficie boscata”. A cui vanno aggiunti “un migliaio” tra edifici, infrastrutture e impianti di servizi danneggiati.

Ma ad aumentare le perplessità degli esponenti del partito d’opposizione è anche un elemento strettamente finanziario. “Non si comprende – osservano i deputati del Pd – perché occorresse aggiungere alle risorse statali i finanziamenti regionali per concentrare tutte le risorse pubbliche disponibili nelle province di Palermo, Catania, Messina e Trapani, escludendo le altre”.

Tag:

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017