Incidenti sul lavoro, Orlando, "Rendere fluido sistema del testo unico" - QdS

Incidenti sul lavoro, Orlando, “Rendere fluido sistema del testo unico”

Antonino Lo Re

Incidenti sul lavoro, Orlando, “Rendere fluido sistema del testo unico”

martedì 06 Luglio 2021

Le dichiarazioni del ministro del Lavoro nel corso di un'audizione in Commissione d'inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro

Gli infortuni pesano sul PIL nella misura del 2,6%, gravando sul sistema sanitario, previdenziale, assicurativo, amministrativo e giudiziario, pesando sull’economia sana e lo stato sociale. Osservando la curva degli infortuni sul lavoro negli ultimi trent’anni si nota che non esiste una correlazione diretta con l’indice di disoccupazione o con l’andamento dell’economia, non è vero che diminuendo il lavoro, cala il numero degli infortuni, e viceversa”. Lo ha detto il ministro del Lavoro Andrea Orlando, nel corso di un’audizione in Commissione d’inchiesta del Senato sulle condizioni di lavoro.

“Gli incidenti sul lavoro non sono il prezzo della crescita o il frutto della decrescita economica, ma sono correlati alla legalità del lavoro. Gli infortuni aumentano quando ci sono pochi controlli, maglie larghe nella contrattualistica, una più debole rappresentanza dei lavoratori – ha aggiunto -. Queste linee rappresentano, pertanto, le direttrici su cui muoversi con urgenza e vanno accompagnate da un profondo lavoro culturale di educazione alla legalità perché il solo approccio repressivo non basta”.

“Non vi è alcun dubbio che alcuni, recenti, tragici eventi abbiano riacceso l’attenzione sul fenomeno delle morti bianche sul lavoro, dato tragico che in realtà non si è mai interrotto. La politica non può occuparsi delle morti sul lavoro solo in concomitanza con gli eventi di cronaca più eclatanti, è sua responsabilità e compito presidiare questo terreno con continuità e con una capacità decisionale più intensa – ha spiegato il ministro -. E’ per questo che il Testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha previsto un sistema istituzionale permanente; articolato in sede centrale e regionale;
per assicurare il più ampio coinvolgimento di tutti gli attori, istituzionali e sociali, col compito di monitorare, regolare e gestire la normativa, con la valorizzazione del dialogo sociale.

“Occorre riconoscere – ha affermato – che il livello centrale non è stato in grado, in questi anni, di garantire quella omogeneità e continuità operativa, di copertura su tutto il territorio nazionale, degli interventi di prevenzione, cui il Testo Unico attribuiva un ruolo fondamentale e che dovrebbero rappresentare uno strumento essenziale di stimolo e di contrasto alle disomogeneità”.

“Per superare questo limite, bisogna rendere più fluido il sistema istituzionale disegnato dal Testo Unico: potenziare il ruolo di cabina di regia del Comitato previsto all’art. 5 prevedendo una struttura dotata di un apparato stabile, un raccordo con gli altri soggetti pubblici coinvolti, delle risorse finanziarie e i necessari interventi regolamentari utili a garantirne il funzionamento efficace – ha detto ancora Orlando -.

La redazione di un rapporto annuale – ha concluso – al Parlamento inoltre costituirebbe un utile elemento di informazione e riflessione. Data la gravità e le dimensioni del fenomeno non possiamo permetterci vuoti di attività istituzionale sul tema. La rappresentanza politica pertanto va stimolata e dotata delle necessarie variabili conoscitive e decisionali, affinché lavori per garantire salute e sicurezza sul lavoro”.

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