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Abbandono di rifiuti, il post ironico diventa virale: “Un sacco nero come una mongolfiera”

Abbandono di rifiuti, il post ironico diventa virale: “Un sacco nero come una mongolfiera”
Oliveri, abbandonato grosso sacco di rifiuti

Il post del Comune di Oliveri offre una lezione di civiltà con tono ironico. La vicenda negli scorsi giorni.

L’inciviltà raccontata con ironia: è diventato virale un post del Comune di Oliveri (ME), dove il sindaco Francesco Iarrera negli scorsi giorni ha raccontato con un lungo post (più foto prova) l’abbandono di un grosso sacco di rifiuti in strada. Un esempio di come purtroppo i problemi ambientali siano talvolta frutto non di inefficienze e cavilli burocratici ma di comportamenti scorretti, dettati dal disinteresse per il benessere pubblico e il buon senso.

Iarrera commenta la scena come se fosse un cortometraggio, con tono quasi scherzoso, ma è la realtà. Ed è una realtà di cui i cittadini perbene sono stanchi e amareggiati: lo dimostrato gli oltre mille commenti e le centinaia di condivisioni del post, che in parte commentano l’originale stile del messaggio del Comune e dall’altro chiedono misure importanti contro questi episodi di inciviltà.

Inciviltà a Oliveri, l’abbandono di rifiuti in strada

Le telecamere hanno ripreso l’intera scena: un’auto – con all’interno una coppia – che si sistema a bordo della strada. Fanno inversione per raggiungere il marciapiedi al lato opposto della carreggiata e poi aprono il cofano e tirano fuori “un sacco nero, talmente grosso da potersi iscrivere al festival internazionale delle mongolfiere”. Lo lasciano lì, poi fuggono via pensando di passare inosservati.

La brutta azione, però, non è passata di certo inosservata e il sindaco Iarrera ha voluto renderla pubblica, immaginando anche ironicamente la scena di consegna della multa agli “sporcaccioni”.

Il post

Questo il post diventato virale:

“Una macchina parcheggia perfettamente sul bordo della strada. Dentro, una coppia. Lei gioca col cellulare, lui smanetta col navigatore, entrambi nel tentativo di nascondere il vero bersaglio: un piccolo cestino getta carte, sul marciapiede opposto.
💓 Ora scendono dall’auto. Il cuore non si vede, ma si sente un bom, bom, bom, che manco Tullio De Piscopo, quando cantava Andamento Lento. La strada è deserta. Nessun testimone. Nessun vicino. Ci sarebbe la loro coscienza, ma quella è selettiva e destinata agli errori degli altri.
🎯 Poi l’azione: partono e subito inversione a U alla Starsky e Hutch, per fermarsi accanto all’obiettivo. Si apre il cofano e ne vola giù un sacco nero, talmente grosso da potersi iscrivere al festival internazionale delle mongolfiere.
😌 Missione compiuta. La testa si sgonfia, il cuore rallenta e la faccia non ha più il fuoco dell’adrenalina e dell’ansia di essere scoperti. Abbassano i finestrini e partono, lasciando che la fresca brezza di questo ottobre che sembra dicembre renda più dolce il ritorno verso tana.
🤔 Magari un giorno questa coppia di scapestrati lo capirà che la furbizia consiste nel non esporsi all’attento giudizio del vigile occhio del Grande Fratello.
📜 Nel frattempo ci accontentiamo di immaginare la scena della nostra gentile richiesta contenuta in una busta con il logo Comune di Oliveri. IL volto che passa dal rosa pallido, al rosso cresta di tacchino, al blu cobalto. L’anima che sembra volare via, in un lungo brivido intenso. E il cuore, ora ispirato a Ringo Starr, in un crescendo di ritmo, che si conclude con il beeeepppp lungo e piatto di chi abbandona la vita: ‘Signori, ci dovete 1800 euri’”.

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Fonte foto: Facebook – Comune di Oliveri