"Si va verso il Natale con un'epidemia florida e in fase crescente, picco a gennaio scavallate le feste", ha detto il medico
L’influenza australiana 2022-2023 corre veloce lungo una curva che vola alto, molto sopra rispetto a quelle di tutte le precedenti monitorate finora dai medici sentinella della rete di sorveglianza InfluNet dell’Istituto superiore di sanità.
Stime in base all’andamento meteorologico
Una “stagione sicuramente florida, da record”, che costringe gli esperti a correggere al rialzo le previsioni iniziali: se in principio le stime parlavano di un bilancio finale pari a 6-7 milioni di italiani colpiti, adesso “possiamo attendercene almeno 10 milioni, ma potrebbero essere di più in funzione dell’andamento meteorologico – spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco – ossia se l’inverno sarà freddo e le temperature si manterranno basse per più tempo. E’ infatti un classico dell’influenza avere una maggiore possibilità di diffusione in condizioni di freddo intenso e prolungato”, ricorda il docente di igiene UniMi.
Il picco a gennaio
“Quest’anno l’influenza è ancora più pesante di quanto si pensasse – sottolinea il direttore sanitario dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio del capoluogo lombardo – Siamo in una fase crescente che continuerà. Probabilmente il picco cadrà in gennaio, scavallando le festività” e lasciando quindi immaginare un Natale e un Capodanno in piena epidemia, conferma lo specialista che ha più volte evidenziato l’importanza di fare prevenzione con il vaccino e con le misure di protezione individuale insegnate da Covid-19: igiene delle mani e occhio agli assembramenti, tenendo la mascherina a portata di mano per indossarla nelle situazioni più a rischio, soprattutto nel caso o in presenza di persone fragili.