Sicilia, interventi e fondi per il settore agroalimentare in crisi - QdS

Crisi agricoltura e pesca, in Sicilia 60 milioni di euro per garantire una “boccata d’ossigeno” ai settori

Crisi agricoltura e pesca, in Sicilia 60 milioni di euro per garantire una “boccata d’ossigeno” ai settori

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venerdì 24 Giugno 2022

Fondi per un totale di 60 milioni di euro destinati ai lavoratori dell'agricoltura e dell'allevamento in Sicilia. L'obiettivo è garantire una "boccata d'ossigeno" a due settori in crisi.

Interventi straordinari per il settore agroalimentare siciliano per 60 milioni di euro. Sono quelli destinati dalla Regione Siciliana, con delibera del Governo Musumeci, a supporto dei settori agricolo e ittico, per dare una “boccata di ossigeno” ai produttori.

I fondi per agricoltura e pesca in Sicilia

In particolare, il Governo regionale ha varato contributi per 25 milioni da destinare agli allevatori e produttori zootecnici di latte ovino e bovino. In più, 25 milioni dei fondi per l’emergenza Covid andranno a supporto degli agricoltori a fronte dei canoni irrigui dell’annualità 2020-21. Infine, altri 10 milioni di euro come misure compensative per sostenere il mondo della pesca.

“Destiniamo ulteriori risorse per dare ossigeno – afferma il presidente Musumeci – a due settori produttivi strategici per l’Isola, pesantemente danneggiati dalla pandemia e da problemi irrigui a causa di reti di distribuzione colabrodo”. Così commenta il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.

“Il Governo regionale ha investito molto in questi quattro anni nel rilancio dell’agricoltura, della zootecnia e della pesca, varando anche provvedimenti legislativi innovativi. Gli ultimi dati sull’export, in particolare quelli sull’agroalimentare, ci confermano che le scelte adottate si sono rivelate giuste”.

In merito agli investimenti e degli interventi a favore del settore agroalimentare in Sicilia, si è espresso anche Toni Scilla, assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca. “Le risorse provengono da una rimodulazione del Piano sviluppo e coesione (Psc) a seguito di economie maturate nel programma. In questo momento emergenziale, anche tra mille difficoltà, l’obiettivo è quello di salvaguardare le aziende dei settori interessati, affinché possano rimanere in vita e affrontare le nuove sfide del mercato attraverso una corretta politica di rilancio, alla quale stiamo già lavorando”.

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