Intesa Comune-fondazione Terzo pilastro per fermare la violenza contro le donne - QdS

Intesa Comune-fondazione Terzo pilastro per fermare la violenza contro le donne

Nicola Digiugno

Intesa Comune-fondazione Terzo pilastro per fermare la violenza contro le donne

mercoledì 31 Luglio 2019

Percorsi, iniziative, strumenti di deterrenza e di supporto per favorire la crescita della comunità. Si lavora su una struttura d’accoglienza per accudire i soggetti vittime di maltrattamenti

ENNA – La Giunta comunale ha approvato lo schema di “Protocollo d’intesa con la fondazione Terzo pilastro-Internazionale per la realizzazione di una struttura d’accoglienza per le donne vittime di maltrattamenti”.

Nella deliberazione si legge che la fondazione – con sede in via Montecatini, Roma – ha manifestato e comunicato la volontà di concedere un finanziamento per l’iniziativa, che “riscuote il consenso di questa Amministrazione poiché può contribuire all’attività di prevenzione e contrasto del fenomeno dei maltrattamenti nei confronti di donne e bambini, quale momento di cura degli interessi della comunità”.

Nel documento si evidenzia che il territorio di Enna non è esente dai deprecabili fenomeni di maltrattamenti nei confronti di donne e bambini e che tali manifestazioni limitano lo sviluppo sociale e culturale di un territorio, ostacolando la compiuta definizione del concetto di cittadinanza, di legalità e di democrazia e che “il Comune di Enna vuole farsi interprete di una efficace e riconoscibile attività di prevenzione e contrasto del fenomeno”. Tutto ciò individuando “percorsi, iniziative e strumenti di deterrenza e di supporto alla cittadinanza, per la rimozione di ogni ostacolo che si frapponga al libero dispiegarsi delle iniziative sociali e che, in tale prospettiva, ritiene di significativa importanza la collaborazione con tutti i soggetti educativi, a partire dalla famiglia, per diffondere il rispetto dei diritti umani, delle regole della pace e della solidarietà”.

All’articolo 3 del Protocollo d’intesa si legge che il Comune di Enna individua l’immobile di proprietà comunale sito nell’isolato tra la via del Plebiscito e la via Risorgimento, dove attualmente è ubicata la scuola materna comunale Fontanazza, da ristrutturare e destinare allo scopo. La Fondazione Terzo pilastro “s’impegna a corrispondere al Comune di Enna una somma pari all’80% dell’importo di 1 milione di euro, stimato per l’adeguamento dell’immobile di proprietà municipale, oltre euro 350 mila annui, quale importo stimato per l’accoglienza di cinque donne oltre la prole, per un massimo di cinque anni”.

Le parti “convengono sulla costituzione di un Comitato tecnico con funzioni consultive e di indirizzo dell’attuazione del presente accordo, costituito da due componenti: uno designato dalla Fondazione Terzo pilastro e uno, esterno all’amministrazione, designato dalla stessa”. Tale organo “si occuperà di predisporre una relazione semestrale o annuale sull’attività svolta e sui risultati conseguiti con eventuali proposte migliorative sulla gestione del servizio”.

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