Giardinieri reperibili a ogni ora del giorno e della notte, a prescindere che si tratti di feriali, domeniche e feste comandate. È la richiesta dell’Assemblea regionale siciliana per i giardini reali e di tutte le aree a verde di Palazzo dei Normanni, la sede del parlamento isolano. La totale disponibilità è una delle condizioni inserite nel capitolato d’appalto della gara che si è aperta nelle settimane scorse e che si concluderà, con il termine per la presentazione delle offerte, il 12 giugno.
In ballo c’è un servizio della durata di tre anni e la responsabilità di mantenere in perfette condizioni la vegetazione non solo della più importante istituzione politica regionale ma anche di uno dei luoghi più visitati dai turisti.
Il servizio di manutenzione dei giardini e di tutte le aree a verde del palazzo reale vale circa centomila euro all’anno. La stima si ricava dall’importo a base d’asta della gara triennale pubblicata dall’Ars: 300mila euro, di cui 18mila per oneri non soggetti a ribasso d’asta. La procedura verrà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa: a essere valutato, dunque, non sarà il risparmio proposto dall’impresa ma anche le soluzioni tecniche e le migliorie che verranno garantite rispetto alle richieste inserite nel progetto.
“Il servizio di manutenzione del verde comprende tutte quelle pratiche colturali che ricorrono ordinariamente più volte all’anno per il mantenimento del prato verde, delle piante erbacee, arboree, cespugliose, arbustive, nonché la fornitura e sostituzione del materiale florovivaistico, impiantato e perito per avversità climatiche, per disadattamento, per malattie”, viene riassunto nel capitolato d’appalto.
I compiti dell’impresa che vincerà la selezione saranno molti: si va dalla pulizia periodica del prato, delle aiuole e dei viali pavimentati alla diserbatura e alla risemina delle parti deteriorate; dalla gestione degli impianti irrigui al rinnovo delle fioriere; dalla presa in carico degli alberi, con lavori di potatura, alla manutenzione delle siepi che dovranno essere curate e mantenere le tradizionali geometrie. A carico dell’impresa saranno anche tutte le operazioni inerenti l’uso di trattamenti anticrittogamici, insetticidi e più in generale il contrasto ai parassiti e alle malattie che possono colpire le piante.
“L’affidatario deve garantire che le operazioni – viene specificato nei documenti di gara – siano condotte in maniera diligente, con personale formato e parco mezzi adeguato all’espletamento del servizio”. Al momento di fare l’offerta bisognerà tenere conto che i costi riguardanti i prodotti per la concimazione così come quelli necessari per l’esecuzione dei trattamenti fitosanitari saranno ricompresi all’interno dell’affidamento.
“L’appalto non include – si legge nel capitolato – la fornitura di piante arboree, arbustive e cespugliose, sia per ambienti interni che esterni. La Committenza si riserva di rivolgersi per l’eventuale fornitura di piante all’impresa o ad altro operatore del settore”.
Per quanto riguarda il mantenimento del decoro delle aree oggetto di operazioni di manutenzione, è fatta richiesta che “sfalci, ramaglie, fogliame, bacche del ficus macrophylla devono essere stoccati a cura e spese dell’appaltatore in zone idonee all’interno dell’area di Palazzo Reale e, successivamente, smaltite presso i centri autorizzati”.
Non è escluso che nel corso dei tre anni possano presentarsi condizioni che rendano necessario la rimozione degli alberi. “L’appaltatore deve provvedere, d’intesa con l’Ars, ad effettuare verifica visiva esterna relativa alla presenza di sintomi che appaiono significativi. L’attività di verifica statica e fitosanitaria visiva ha lo scopo di individuare con la dovuta tempestività tutte le alterazioni rilevanti sotto il profilo statico o fitosanitario, intese come sintomi o danni, anche da attività antropica, provocati da imperizia di chiunque – si legge nel capitolato –. Nel caso in cui le alterazioni siano tali da suggerire l’adozione di specifici interventi, devono essere descritte, anche con l’ausilio di documentazione fotografica, trasmesse e rese disponibili complete dell’indicazione della probabile causa avversa”.
Infine, alle imprese interessate sono state date indicazioni anche per quel che concerne l’organico che dovrà essere garantito per espletare i servizi nei giardini del palazzo reale. “La ditta impiega almeno tre unità di personale dotate di diverso grado di specializzazione e professionalità in relazione alle esigenze connesse ai diversi mesi dell’anno e in maniera da garantire la presenza quotidiana di almeno una unità per qualunque esigenza imprevista dovesse verificarsi”. L’appalto prevede anche che la ditta assuma “gli stessi soggetti che operavano alle dipendenze dell’appaltatore uscente”, ma a patto che “il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l’organizzazione d’impresa della ditta medesima”.
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