La Città Metropolitana verso il dissesto, caos totale e investimenti a serio rischio - QdS

La Città Metropolitana verso il dissesto, caos totale e investimenti a serio rischio

Lina Bruno

La Città Metropolitana verso il dissesto, caos totale e investimenti a serio rischio

giovedì 06 Giugno 2019

Numerosi progetti in tutto il territorio rischiano di non partire. Sindacati già sul piede di guerra. Ennesima protesta del sindaco De Luca, che ha annunciato il via alle procedure per il default

MESSINA – Sulla crisi finanziaria dell’ex Provincia regionale, è in scena un altro episodio della protesta del sindaco Cateno De Luca, iniziata lo scorso febbraio con le ferie forzate ai dipendenti, proseguita con la consegna della fascia in Prefettura e la marcia su Palermo insieme ad altri amministratori del territorio.

Adesso De Luca è pronto, dopo lo sciopero della fame e il presidio a Palazzo Leoni, ad avviare la procedura di dissesto. “Ho già firmato la nota – ha detto – che sarà inviata ai Revisori dei Conti che dovranno redigere la relazione per l’avvio della procedura di dissesto. Né io né i dirigenti possiamo continuare a subire questa situazione”.

La soluzione proposta da De Luca e non accolta a Palermo è di prelevare le somme mancanti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. “La Sicilia – ha affermato il sindaco metropolitano – ha avuto assegnati 2 miliardi e 300 milioni che finora non è riuscita a spendere se non in parte irrisoria”.

Un mese fa, a sottolineare il paradosso che sta vivendo la Città Metropolitana, che pur avendo circa 100 milioni di euro in cassa non riesce a spendere un euro perché per un disavanzo di circa 13 milioni di euro non può chiudere i bilanci, erano state le dimissioni del dirigente della III e IV, Franco Roccaforte. “Si rischia di perdere o di veder bloccati – ha ribadito quest’ultimo – investimenti pari, nell’immediato, a circa 44 milioni 500 mila euro e a medio termine a circa 132 milioni di euro nel settore delle Strade provinciali e dell’edilizia scolastica. In queste condizioni le attività in corso e quelle portate avanti durante il 2018, con la redazione di oltre 60 progetti cantierabili e con lo svolgimento di 54 procedure di gara d’appalto, risultano praticamente vanificate”.

Tra questi c’è l’appalto di 5 milioni per il ponte Mela, tra Barcellona e Milazzo; ci sono oltre 8 mln di euro per il completamento del restauro dell’Istituto Cuppari a Messina e la costruzione del Liceo scientifico a Santa Teresa Riva, opere che si attendono da 20 anni. Da sei anni poi lo scientifico Archimede di Messina e l’Ipsia di Barcellona aspettano il finanziamento di un milione 670 mila euro. “È pronto da tempo – ha aggiunto il dirigente dell’area finanziaria Massimo Ranieri – l’appalto di quasi due milioni di euro per asfaltare un tratto della Strada panoramica che dovrebbe essere chiuso per pericolosità. Non possiamo avviare i lavori e se da una parte rischiamo di perdere il finanziamento se non rendicontiamo entro giugno il lavoro finito e il collaudo, dall’altra incombono le denunce per mancato intervento”.

“Consentire di approvare soltanto il bilancio del 2019 – ha aggiunto – in deroga al principio di programmazione triennale, non permette di riavviare queste gare perché sono lavori che riguardano due o tre anni contabili”.

L’ombra del dissesto preoccupa anche i dipendenti della Città Metropolitana, che sembrano quasi storditi dagli eventi degli ultimi mesi. “Dichiarare il dissesto – ha affermato il responsabile della Cisl Fp Calogero Emanuele – è una soluzione inadeguata e compromettente per i destini dei lavoratori e dei servizi erogati dall’Ente. Siamo pronti a dare battaglia per avversare un atto che mette a rischio il futuro occupazionale di centinaia di dipendenti e la possibilità di stabilizzazione di 94 lavoratori a tempo determinato, compromettendo il percorso di avvio delle procedure già ipotizzato”.

Sulla stessa posizione anche il Csa, più dura invece la reazione di Cgil e Uil. “Ancora una volta – ha detto il segretario generale Fp Cgil Francesco Fucile – ci troviamo a condannare le azioni scomposte e inutili del sindaco De Luca tra i corridoi della Città Metropolitana. Riteniamo estremamente grave la dichiarazione di avvio delle procedure di dissesto dell’Ente”.

Hanno preannunciato una forte mobilitazione anche Ivan Tripodi, segretario generale Uil, e Pippo Calapai della Uil Fpl, che hanno ribadito come ogni soluzione passi da forti azioni collegiali condivise.

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