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La giunta che non giunge a Palermo

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La giunta che non giunge a Palermo

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sabato 16 Luglio 2022

I problemi da affrontare sono tanti e di difficile soluzione, soprattutto in tempi di bilanci magri, sempre che veritieri. Eppure dopo oltre un mese la quinta città d’Italia è ancora senza giunta

È ormai passato più di un mese dalle elezioni di Palermo che hanno consegnato ad un centrodestra, capitanato dall’ex Magnifico Roberto Lagalla, la declinante e delabrè città ex Felicissima.

I problemi da affrontare sono tanti e di difficile soluzione, soprattutto in tempi di bilanci magri, sempre che veritieri. Eppure dopo oltre un mese la quinta città d’Italia è ancora senza giunta.

Il professor Orlando dei partiti se ne fregava senza remissione di peccato, il Professor Lagalla ne tiene un conto forse oltre misura. I nomi che circolano sono molto lontani da profili da Nobel, come purtroppo lo sono i problemi da risolvere, e nonostante il basso livello l’asticella della giunta non si riesce a saltare.

Le bare sono ancora tutte lì e supponiamo siano aumentate, perché S.Rosalia può sconfiggere la peste ma non la morte, quella arriva puntuale. La munnizza si accumula sul piazzale di Bellolampo, e potrebbe franare come la Marmolada. Le buche sulle strade e i “pirtusi” voragini non si ricoprono da soli, né arbusti ed erbacce si autopotano.

La città è in sospensione come il buon vecchio antibiotico Zitromax che si teneva in frigo. Soltanto che con il caro bolletta è difficilissimo tenere congelata e buona la pancia di una città esausta da anni di indifferenza amministrativa.

L’ottimo Carta durante il Festino ci ha tenuto buoni con i “cunti” di Piparo, un’ottima regia di riciclo urbano e tanta voglia di uscire per strada, dopo due anni di clausura. Ma ora la musica è finita e gli amici tendono ad andarsene.

Neanche Santa Rosalia, ci ha portato la giunta, l’organo necessario ed ineludibile per amministrare la città, visto che dovrebbe essere finita l’era dell’uomo solo al comando.

Un auspicio, visto che presto non si è fatto almeno si faccia bene. Si invitino i partiti ad apportare i migliori, coloro che abbiano le competenze ed il carattere per sostenere la mole di lavoro da fare. I cittadini non sono molto interessati, riteniamo, al manuale Cencelli ma vogliono percepire che possa esistere una squadra che apporti un cambiamento reale. Sarebbe impossibile gestire alti problemi con basse soluzioni.

Così è se vi pare.

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