La tutela dell’ambiente passa (anche) dai servizi digitali offerti dai Comuni - QdS

La tutela dell’ambiente passa (anche) dai servizi digitali offerti dai Comuni

Rosario Battiato

La tutela dell’ambiente passa (anche) dai servizi digitali offerti dai Comuni

mercoledì 31 Luglio 2019

Istat: in Sicilia ancora pochi gli Enti che consentono di concludere da casa tutti gli adempimenti. La smaterializzazione permette di risparmiare carta e ridurre gli spostamenti inquinanti

PALERMO – Consentire ai cittadini e alle imprese di accedere e completare online le pratiche della pubblica amministrazione è già una realtà in tantissimi comuni d’Italia, che permettono, già per molti servizi, di cominciare e concludere, fino al pagamento dell’eventuale tributo, l’intera pratica direttamente dalla postazione di casa o di ufficio, facendo risparmiare tempo, carta e limitando anche gli spostamenti in auto per raggiungere i vari rami dell’amministrazione pubblica.

Un processo sostenibile, che aiuta a ridurre le emissioni e dunque a tutelare l’ambiente, ancora poco sviluppato nei comuni isolani che registrano medie inferiori rispetto al resto dei colleghi nazionali. Lo rivelano i numeri aggiornati al 2017 degli indicatori dell’eco management, nell’ambito dei dati ambientali delle città dell’Istat.

IL RISPARMIO PASSA DAL WEB
Per i comuni è possibile condividere problemi e soluzioni – dicono gli esperti – attraverso l’utilizzo di un’infrastruttura tecnologica per erogare i servizi digitali. Un sistema che può coinvolgere il software dei servizi interni, quindi del personale, ma anche la piattaforma che offre i servizi ai cittadini.

QUATTRO LIVELLI DI FRUIZIONE DEI SERVIZI ON-LINE
L’Istat ha mappato quattro diverse fasce di disponibilità online dei servizi internet dei comuni: visualizzazione, acquisizione di informazioni (livello 1), scarico di modulistica per l’attivazione del servizio (livello 2), inoltro online della modulistica (livello 3), conclusione di tutto l’iter relativo al servizio compreso il pagamento se previsto per la sua attivazione o adempimento tributo (4).

SERVIZI ONLINE VINCE CATANIA
Il comune più presente, secondo i dati dell’Istat, è Catania, con 38 servizi online disponibili, seguito da Ragusa, con 37, e quindi, a chiudere il podio, Siracusa a 34. Nella fascia sopra i 30 si colloca anche Messina (32), mentre al di sotto si trovano Palermo (27), Caltanissetta ed Enna (26), Trapani (22). A chiudere la graduatoria si trova Agrigento (11).

MAGGIORE DISPONIBILITÀ ONLINE A PALERMO
La numerosità dei servizi online non certifica una maggiore accessibilità per i cittadini. Catania, ad esempio, pur mantenendo il maggior numero di servizi disponibili ne registra soltanto il 5,3% del totale a “livello 4”, cioè la conclusione di tutto l’iter relativo al servizio, compreso il pagamento se previsto per la sua attivazione o adempimento tributo. Il comune che da questo punto di vista risulta più avanti nella gestione dei servizi digitali è Palermo, a quota 22,2% del totale, praticamente uno su 5 dei 27 servizi online. A seguire, nella graduatoria dei migliori, c’è Enna, a 19,2%. Inferiori al 4% sono i risultati di Caltanissetta (3,8%), mentre scivolano addirittura sotto al 3% Siracusa e Ragusa. “Livello 4” a zero per Trapani, Messina e Agrigento, quest’ultimo comune ha una casella vuota anche al “livello 3”, cioè all’inoltro online della modulistica.

GLI ALTRI COMUNI
La media nazionale è decisamente migliore di quella isolana. A fronte di un numero medio di 29 servizi online per comune (28,1 la media siciliana), il “livello 4” è raggiunto nel 17,4% dei casi (solo Palermo ed Enna riescono a fare meglio). Ci sono comuni che offrono ai cittadini la copertura completa, cioè fino al quarto livello, di un servizio online su due, o addirittura oltre. Genova, che ha 37 servizi online, si spinge fino al livello 4 nel 56,8% dei casi, anche Mantova (27) e Cremona (28) superano il 50%, arrivando rispettivamente a 55,6% e 53,6%.

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