Il territorio ibleo potrà usufruire di questa somma nel periodo che va dal 2020 al 2024. “Investire nello sviluppo sostenibile per far ripartire l’economia e creare occupazione”
RAGUSA – 1 milione e 300 mila euro per i comuni iblei. È questa la somma di cui il territorio potrà usufruire dal 2020 al 2024 per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile.
I finanziamenti, inseriti dal Governo nazionale nella Legge di Bilancio 2020, sono ripartiti tra i diversi Comuni, come ha spiegato la deputata del M5s, Marialucia Lorefice, presidente della commissione Affari sociali della Camera. “Alla nostra provincia – ha evidenziato Lorefice – sono garantiti 1 milione e 300 mila euro annui così ripartiti in base al numero di abitanti: 170.000 euro ai comuni di Modica, Ragusa e Vittoria; 130.000 euro ai comuni di Comiso e Scicli; 90.000 euro ai comuni di Acate, Ispica, Pozzallo e Santa Croce Camerina; 70.000 euro al comune di Chiaramonte Gulfi e 50.000 euro ai comuni di Giarratana e Monterosso Almo. Il Governo – ha aggiunto Lorefice – ha voluto rendere strutturale la cosiddetta ‘Norma Fraccaro’, (articolo 30 del decreto Crescita), che aveva previsto lo stanziamento di complessivi 500 milioni di euro per il 2019, assegnati ai Comuni in funzione del numero dei residenti, finalizzati alla realizzazione di opere di efficientamento energetico”.
Per godere del beneficio relativo all’anno in corso, le Amministrazioni comunali devono avviare i progetti entro il 31 dicembre di quest’anno, altrimenti il contributo rischia di decadere. Nel Decreto crisi, il Governo, ha prorogato infatti di due mesi la scadenza iniziale fissata al 31 ottobre. Per il nuovo anno, e fino al 2024, invece, è stata prevista la messa a regime di questa misura. “I Comuni – ha sottolineato ancora la deputata M5s – potranno destinare le risorse a uno o più interventi volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica, nonché all’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda, invece, lo sviluppo territoriale sostenibile e la mobilità sostenibile, si potrà intervenire sull’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole ed altri edifici pubblici e sull’abbattimento delle barriere architettoniche. Salvo modifiche che potranno intervenire durante l’iter di approvazione della Legge di Bilancio in Parlamento – ha aggiunto la deputata – i Comuni potranno accedere al finanziamento annuo erogato dal ministero dell’Interno a tre condizioni: che i lavori inizino entro il 15 settembre di ciascun anno di riferimento del contributo; che non siano già finanziati integralmente da altri soggetti; che gli stessi siano aggiuntivi rispetto a quelli da avviare nella prima annualità dei programmi triennali di lavori pubblici”.
Si tratta di un’ottima possibilità per offrire risposte concrete ai cittadini, per migliorare la qualità della vita e la tutela dell’ambiente. “Investire nello sviluppo sostenibile – ha concluso Lorefice – vuol dire aiutare i territori a far ripartire l’economia, creando nuova occupazione”.