È passato poco meno di una settimana dal momento in cui sono scaduti i termini per rispondere all’avviso pubblicato dalla Regione per cercare un dirigente interessato a guidare l’ufficio stampa. La necessità è emersa dopo che nei mesi scorsi il presidente Renato Schifani ha sollevato dall’incarico il precedente dirigente Gaetano Chiaro.
Una decisione che è stata presa dopo che il Quotidiano di Sicilia ha rivelato l’impasse che per settimane ha bloccato la comunicazione istituzionale della Regione, con i social fermi per circa un mese e una procedura di affidamento del servizio che è rimasta impigliata in lungaggini burocratiche i cui contorni non sono mai stati chiariti.
Secondo tentativo
L’avviso firmato il 20 agosto da Francesco Di Chiara – nominato dirigente ad interim a inizio luglio da Schifani con il compito di traghettare l’ufficio stampa in attesa di individuare il successo di Chiaro – fissava in dieci giorni il tempo utile per avanzare candidature. L’avviso, rivolto ai dirigenti di ruolo in possesso di diploma di laurea e attitudini in linea con le attività di competenza dell’ufficio, era da intendersi un primo passo verso una selezione in cui inevitabilmente entreranno in gioco fattori ulteriori oltre al curriculum vitae.
“Stante la connotazione dell’ufficio posto alle dirette dipendenze dell’onorevole Presidente della Regione, che opera in diretto raccordo ed interlocuzione con l’organo politico, si ribadisce il carattere esplorativo del presente avviso”, si legge nel documento.
La sensazione, comunque, è che non ci sia la fila per andare occupare il posto di dirigente del ramo della pubblica amministrazione che si occupa di curare i rapporti con gli organi di informazione ma anche di gestire le procedure per gli acquisti di spazi pubblicitari sulle testate giornalistiche.
Un primo avviso, infatti, era stato pubblicato l’8 luglio ma è andato deserto. Adesso il nuovo tentativo, con la speranza che di ritorno dalle ferie qualche dirigente si faccia avanti.
Il consulente di Musumeci
Mentre dal punto di vista dell’organigramma l’ufficio – dove lavorano dieci giornalisti – ha una guida ad interim, i canali social della Regione nel frattempo sono ripartiti e da quasi due mesi rendono conto di ciò che accade dalle parti del governo Schifani.
A gestirli è Tony Siino, blogger ed esperto di comunicazione palermitano che nella passata legislatura fu nominato consulente da Nello Musumeci. “Da oggi – ha scritto Siino in un post del 18 luglio – riprendo la gestione e lo sviluppo dei canali social della Regione Siciliana, che avevo aperto nel 2018, come esperto del presidente. Ringrazio il presidente Renato Schifani per avermi richiamato a ricoprire questo ruolo e abbiamo idee molto ambiziose per i canali, incluse alcune novità per rimanere informati su ciò che fa la Regione”.
Per Siino, la nuova nomina non è nelle vesti di consulente ma di esperto del Presidente, ruolo che gli garantirà un trattamento economico, a regime, di circa cinquemila euro al mese.
Colpo a sorpresa
La decisione di affidarsi a Siino, ricreando il tandem con Fabio De Pasquale, portavoce prima di Musumeci e poi Schifani, è arrivata un po’ a sorpresa.
Come infatti raccontato a maggio da questa testata, l’intenzione originaria era stata quella di indire una manifestazione d’interesse per sondare il mercato delle agenzie di comunicazione e scegliere la soluzione migliore a cui affidare il servizio che si articola nella gestione dei canali Facebook, Linkedin, X, Youtube e Instagram.
A farsi avanti erano stati almeno tre società, ognuna delle quali aveva presentato un preventivo e la proposta di servizi aggiuntivi.
Incamerati i preventivi, tutto l’iter si è però bloccato per motivi imprecisati. E a non dare i chiarimenti, nonostante i ripetuti tentativi di contattarlo, è stato lo stesso dirigente Gaetano Chiaro, da lì a poco sollevato dall’incarico.
L’improvviso stop nella comunicazione social della Regione aveva portato anche alla presentazione di un’interrogazione parlamentare da parte del Partito Democratico.

