Agrigento, siamo tutti nella stessa padella... chiamata Terra - QdS

Agrigento, siamo tutti nella stessa padella… chiamata Terra

redazione

Agrigento, siamo tutti nella stessa padella… chiamata Terra

martedì 06 Giugno 2023

Dall’8 al 16 giugno nel Giardino botanico del Libero Consorzio comunale un evento di divulgazione ambientale con un percorso narrativo che utilizza il linguaggio visivo dell’arte contemporanea

AGRIGENTO – Il Giardino botanico del Libero consorzio comunale ospiterà dall’8 al 16 giugno prossimi un interessante evento di divulgazione ambientale, il progetto “Terra fritta, siamo tutti nella stessa padella”, atto conclusivo del progetto Pcto 2022/23 (ex alternanza scuola lavoro), che Legambiente Agrigento e Sosia Comunicazione hanno svolto nel corso dell’anno con gli alunni (i Das, giovani Divulgatori artistico scientifici del collettivo Isabd) delle classi III D e IV C del Liceo scientifico e delle Scienze umane Politi di Agrigento.

L’evento è promosso dal Liceo Politi e sostenuto dal Libero Consorzio comunale di Agrigento, Settore Ambiente e Turismo, che ha messo a disposizione l’area del Giardino Botanico (ingresso da via Demetra), ed è visitabile fino a venerdì 16 giugno negli orari di apertura della struttura di proprietà del Libero Consorzio.

Il percorso narrativo utilizza il linguaggio visivo dell’arte contemporanea (con installazioni e performances artistiche di Salvatore Cammilleri) e grazie alla partecipazione attiva dei Das, ha lo scopo di alzare l’asticella dell’attenzione sulle emergenze che minacciano le prospettive di futuro delle nuove generazioni, in particolare sui fenomeni generati dai cambiamenti climatici che oltre a danneggiare direttamente l’ambiente e la biodiversità indeboliscono ulteriormente l’economia dei territori.

Nel Giardino Botanico sono presenti circa ventimila piante riferibili a oltre trecento colture ed essenze diverse, espressioni tipiche della macchia mediterranea. Oltre al patrimonio vegetale sono inoltre presenti pregevoli testimonianze archeologiche, quali ipogei e caverne naturali visitabili, reperti fossili, e fenomeni calcarenitici di suggestiva bellezza. All’interno del Giardino vi sono inoltre una serie di terrazze che sorgono su banchi in tufo, offrendo ai visitatori una bella vista sulla Valle dei Templi.

È visitabile anche un erbario con centinaia di essenze erbacee essiccate e catalogate, di cui alcune risalenti al XIX secolo. Il Giardino dispone di una fitta rete di sentieri, muniti di segnaletica descrittiva delle diverse colture vegetali, che lo rendono piacevolmente fruibile ai visitatori.

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