Libero Consorzio, il personale chiede una maggiore chiarezza - QdS

Libero Consorzio, il personale chiede una maggiore chiarezza

redazione

Libero Consorzio, il personale chiede una maggiore chiarezza

venerdì 17 Settembre 2021

I rappresentanti sindacali hanno inviato una lettera al commissario straordinario, con l’obiettivo di riprendere il confronto sul fondo per i lavoratori relativo agli anni 2020 e 2021

CALTANISSETTA – Il caos istituzionale che ha investito nell’ultimo decennio le ex Province regionali, oggi Liberi Consorzi comunali, ha creato in tutta l’Isola situazioni di grave difficoltà nella gestione degli Enti intermedi, che hanno impattato sia sui servizi resi alla cittadinanza che sulla gestione del personale.

Anche per questo le sigle sindacali dei dipendenti del Libero Consorzio sono intervenute nei giorni scortsi nel tentativo di puntare i riflettori su alcuni temi ritenuti fondamentali, tra cui spicca la ripartizione del fondo per i lavoratori per gli anni 2020 e 2021.

In una lettera firmata dal coordinatore della Cisl Funzione pubblica Gianfranco Di Maria e dai rappresentanti sindacali unitari della Cisl Fp Antonino Pistone, Salvatore Giglio, Salvatore Giuliana, Mario Di Liberto e Gaetano Turco, è stato chiesto al commissario straordinario dell’Ente, Duilio Alongi, un’urgente convocazione per concludere i lavori iniziati nel gennaio scorso proprio sulla definizione delle progressioni economiche orizzontali del 2021 e il pagamento delle somme per l’anno 2000. Una richiesta ritenuta di particolare urgenza dai rappresentanti dei lavoratori.

“Considerata l’importanza degli argomenti – è stato scritto nella lettera al commissario – e il lungo tempo trascorso infruttuosamente, al fine di evitare che il lavoro fin qui prodotto sia vano, gli scriventi non parteciperanno più ad alcuna Delegazione trattante che non preveda la definizione della Peo 2021, anche in considerazione del fatto che le somme non spese entro il 31 dicembre 2021 non potranno essere più utilizzate per il personale”.

Il coordinatore provinciale e le Rsu, quindi, hanno sottolineato di volere “interrompere, con notevole rincrescimento, le relazioni sindacali in quanto, a tutt’oggi, gli accordi conclusi e i tempi stabiliti” sono state disattese. Anche per questo si sono detti “pronti a intraprendere altre iniziative sindacali”, inclusa la proclamazione di una giornata di sciopero.

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