Intanto la costruenda pista ciclabile è già preda degli incivili. L'assessore Giuseppe Arcidiacono: “Si vergognino"
CATANIA – Lavori in corso, ma non troppo. A Librino sono fermi almeno dal 23 dello scorso ottobre, gli interventi partiti a giugno per l’ampliamento e la posa dell’erba sintetica al campo del Pala San Teodoro, sede dei Briganti rugby di Librino. La conseguenza è il blocco o quasi delle attività sportive della squadra, in particolare per la disputa delle partite di campionato.
Secondo quanto spiega Piero Mancuso dei Briganti i problemi che hanno causato il blocco sono due: “Non era stato fatto il calcolo di un muretto di contenimento e non è stato inserito nel progetto, cosa che invece deve essere fatta obbligatoriamente, il tappetino anti concussion”.
In pratica, per allargare il campo, è stato abbattuto (e poi verrà ricostruito) un muretto di delimitazione. Oltre il muretto abbattuto, però, c’è uno spazio da riempire “e poiché le misure sono cambiate, è stato spostato di due metri oltre il previsto”, spiega Mancuso. Dunque, ora, “bisogna ricalcolare il muro perché occorre mettere più materiale”. Per quanto riguarda il tappetino, invece, si tratta di un ammortizzatore anti urto necessario per uno sport come il rugby.
“Purtroppo non si è viaggiato su un progetto chiaro e in corso d’opera sono state fatte delle varianti. Eppure queste cose erano abbastanza evidenti”. Attualmente il campo è inagibile e ai Briganti, spettatori del processo in capo al Comune di Catania, non rimane che attendere che l’iter si sblocchi e il campo venga ultimato.
Abbiamo chiesto lumi all’assessore allo Sport del Comune, Sergio Parisi, che però non ha saputo dare molte spiegazioni sul perché non si è pensato prima a questi problemi così da provvedere ai lavori con continuità. “Io auspico che si facciano il più velocemente possibile e parlerò con il rup. Io so che c’erano problemi sin dall’inizio e avrebbero dovuto essere considerati, ma non entro nel merito perché è una cosa che riguarda la precedente amministrazione. Di certo mi impegnerò perché l’iter si sblocchi velocemente. Per me, da assessore allo sport, è importante anche perché loro fanno attività federale”.
Oltre il problema “campo” per i Briganti, a Librino si fanno i conti anche con l’inciviltà delle persone. È stato rubato il cancello che delimita la costruenda pista ciclabile, finanziata con fondi Pon metro per circa 300 mila euro. “Per metà è già pronta e credo che se tutto va bene potremo consegnarla a marzo completa di illuminazione e parcheggio per le bici. Sarà una pista ciclabile innovativa”, afferma l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Arcidiacono.
L’assessore è arrabbiato con chi si è macchiato del furto e sbotta. “In questa città passa la voglia di fare le cose – dice -. È pazzesco e non so come si deve fare. Mettiamo la scala per i disabili e se la portano, mettiamo il cancello per un po’ di qualità a Librino e se lo portano via, ma insomma è veramente da scapparsene, altro che fare l’amministratore. Non so come fa Salvo Pogliese, ma è una città troppo difficile”, dice.
I furti valgono pochi euro tanto che Arcidiacono parla di “pidocchi” e grida ai vandali. “Noi parliamo di mobilità sostenibile, ma dobbiamo parlare invece di legalità sostenibile. Queste persone si devono guardare allo specchio e vergognarsi. La città è casa nostra”.