Ai microfoni del Quotidiano di Sicilia la voce dei lavoratori: "Noi non ci fermeremo qui e per giovedì stiamo prevedendo di organizzare un ulteriore sit-in di protesta in Piazza Stesicoro"

Continua lo stato di agitazione dei dipendenti della Pzifer. Dopo lo sciopero di ventiquattro ore tenutosi  la scorsa settimana, si sono susseguiti diversi incontri. A inizio settimana, si è tenuta una riunione di oltre dieci ore nella sede di Confindustria Catania conclusa però con un nulla di fatto.

La Regione Siciliana ha fatto sapere, nella giornata odierna, che convocherà un tavolo di crisi con gli assessori regionali al Lavoro, Antonio Scavone, e all’Industria, Mimmo Turano. La data ipotizzata per la convocazione delle parti, secondo quanto si è appreso, potrebbe essere il 18 marzo e l’incontro si dovrebbe tenere nel salone del PalaRegione di Catania. Se il tavolo di crisi regionale dovesse avere esito negativo, le trattative potranno proseguire a livello di Governo nazionale. 

Il Quotidiano di Sicilia si è recato davanti lo stabilimento di Catania per ascoltare la voce dei lavoratori.

“La situazione è molto drammatica. Non si è ancora trovato un accordo tra i sindacati e l’azienda e quindi dalla sede sindacale di Confindustria si passerà ad una sede amministrativa. Noi chiediamo l’aumento dei volumi e nuovi prodotti per rilanciare questo sito così importante per la nostra isola.

Dispiace vedere oltre duecento giovani lavoratori a rischio licenziamento. Alle istituzioni chiediamo di aprire il tavolo di crisi regionale così da poter passare successivamente al MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) ed in particolare porre il tutto all’attenzione del ministro Giorgetti.

Ci auguriamo che lascino l’azienda coloro che sono più vicini alla pensione per dare un futuro più sicuro e roseo a noi giovani. Noi non ci fermeremo qui e per giovedì stiamo prevedendo di organizzare un ulteriore sit-in di protesta in Piazza Stesicoro.”

Antonio Licitra