“Se la Russia dovrà pagare per la ricostruzione dell’Ucraina, Israele dovrà fare lo stesso per Gaza, dato che ha distrutto gran parte della Striscia e le infrastrutture civili?”: è questa la domanda posta alla portavoce della Commissione Europea Paula Pinho – rimasta tra l’altro senza risposta – costata cara al giornalista italiano Gabriele Nunziati, che dieci giorni dopo l’intervento è stato licenziato dall’Agenzia Nova.
Gabriele Nunziati è un cronista basato a Bruxelles
— Marco Bresolin (@marcobreso) November 4, 2025
Ha posto una domanda alla Commissione, che la portavoce ha definito "interessante"
Ma l'agenzia per la quale lavora (Nova) l'ha considerata "tecnicamente sbagliata" e ha interrotto il rapporto di lavoropic.twitter.com/iOB9mMh09k
La domanda su Israele e il licenziamento di Gabriele Nunziati dall’Agenzia Nova
Lo scorso 13 ottobre, il giornalista avrebbe posto la domanda sul futuro di Gaza e sul ruolo di Israele nella ricostruzione della terra martoriata dalla guerra. Il 27 ottobre, l’Agenzia Nova avrebbe fatto recapitare una lettera di interruzione del rapporto di collaborazione a Nunziati. “Dopo la mia domanda, ho ricevuto delle telefonate da parte dei miei superiori. I toni erano abbastanza tesi. Poi è arrivata la lettera di interruzione del rapporto di collaborazione”, sono le parole del giornalista a Fanpage. Motivo che fa pensare che all’origine della lettera ci sia proprio quella domanda posta alla portavoce della Commissione Europea Paula Pinho.
La replica dell’Agenzia Nova sull’interruzione del lavoro
Anche l’Agenzia Nova è intervenuta per far luce sull’interruzione del rapporto di lavoro con il giornalista Gabriele Nunziati: “Quanto riferito risponde solo parzialmente al vero. Gabriele Nunziati, nostro collaboratore, ha posto alla portavoce della Commissione Europea una domanda tecnicamente sbagliata. Quel che è peggio, il video relativo alla sua domanda è stato ripreso e rilanciato da canali Telegram nazionalisti russi e dai media legati all’Islam politico in funzione anti-europea, creando imbarazzo all’agenzia, in quanto fonte primaria attentissima alla propria indipendenza e all’oggettività delle informazioni trasmesse. È evidente che il rapporto di fiducia con il collaboratore, in questo contesto, sia venuto a cessare”.
Orrico: “Vergognoso, al fianco di Nunziati”
Sulla vicenda Gabriele Nunziati-Agenzia Nova è intervenuta la deputata pentastellata Anna Laura Orrico: “Chiediamo con forza: è vero che l’agenzia di stampa abbia interrotto il rapporto con un giornalista per aver svolto il proprio mestiere e formulato una domanda scomoda? Se la vicenda corrisponde ai fatti, sarebbe semplicemente vergognoso che un soggetto dell’informazione abbia preso una simile decisione”.
A chiedere chiarezza è anche un altro esponente del M5S, l’europarlamentare Gaetano Pedullà, che in una nota scrive: “A Gabriele Nunziati inviamo la nostra solidarietà e la nostra vicinanza, certi che non si piegherà a queste subdole forme di censura che indeboliscono il giornalismo libero e indipendente. Sarebbe gravissimo se la Commissione avesse avuto un ruolo in questa ennesima pietra tombale sulla libertà di stampa in Italia”.
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