La lista degli "impresentabili" alle Comunali a due giorni dal volto - QdS

La lista degli “impresentabili” alle Comunali a due giorni dal volto

La lista degli “impresentabili” alle Comunali a due giorni dal volto

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venerdì 10 Giugno 2022

L'Antimafia: "Ritardi e difficoltà per mole candidati ma ottimismo". Al momento sono 62 i nomi finiti sotto la lente di ingrandimento e sui quali si stanno concentrando le verifiche

Rush finale per i controlli sulle liste elettorali in vista delle elezioni amministrative di domenica che vedono alle urne circa 1000 Comuni.

Ieri il presidente della Commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra non aveva nascosto le difficoltà legate a un lavoro complesso in corso su 19.782, poco meno di 20mila, nominativi di candidati.

Controlli per 62 candidati in 40 Procure: attesa nel pomeriggio la lista degli impresentabili

A quanto si apprende, l’Antimafia, che da giorni lavora senza sosta per fare uno screening e comunicare i nomi prima del silenzio elettorale, ha trovato molta collaborazione dalle circa 40 fra Procure, Tribunali, Corte d’appello di tutta Italia per effettuare le ultime verifiche. E a questo punto trapela ottimismo sulla possibilità di riuscire a chiudere la quadra entro qualche ora per avere la lista completa nel tardo pomeriggio.

Al momento sono 62 i nomi finiti sotto la lente di ingrandimento dell’Antimafia e sui quali si stanno concentrando le verifiche. Una volta terminati tutti i controlli sarà stilata la lista dei cosiddetti “impresentabili” e l’elenco sarà prima al centro di una seduta della Commissione Antimafia poi verrà reso pubblico dal presidente.

In Sicilia spunta il nome di Nicola Piraino, figlio di un boss

Antonio Tajani e il candidato sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla, in queste ultime ore, hanno messo a conoscenza della presenza del “figlio di un boss candidato nelle liste del PD. In particolare, “Nella lista ‘Progetto Palermo’ della sesta circoscrizione è candidato il caporal maggiore capo Nicola Piraino, militare dalla carriera limpida costellata da encomi, che ha rinnegato suo padre, scelta per la quale ci vuole anche un certo coraggio e che merita la stima di tutti noi, come altri hanno dovuto fare nella storia della nostra Sicilia”, commenta Miceli.

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