Maltratta moglie e figlia e le controlla con telecamere, disposto allontanamento

Maltratta moglie e figlia e le controlla con telecamere, disposto allontanamento

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Maltratta moglie e figlia e le controlla con telecamere, disposto allontanamento

Redazione  |
sabato 27 Maggio 2023

Le indagini hanno consentito di acquisire significativi elementi di prova sui reati contestati all'indagato.

E’ accusato di aver maltrattato la moglie e la figlia, vessandole e arrivando a installare un sistema di telecamere all’interno e all’esterno di casa per controllarle. Ora nei confronti dell’uomo, un quarantenne residente a Perugia, indagato per i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza con la quale è stata disposta la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, emessa dal giudice delle indagini preliminari.

Volontà manipolatoria

La misura è stata adottata a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Perugia. Indagini avviate a seguito della denuncia della donna, presentata in Questura lo scorso marzo, che ha raccontato le violenze psicologiche e fisiche che, nel tempo, aveva subito dal marito. Le indagini hanno consentito di acquisire significativi elementi di prova sui reati contestati all’indagato. Violenze e vessazioni psicologiche, dettate da una volontà manipolatoria e prevaricatrice di controllo della moglie e della figlia. Un atteggiamento degenerato, nei confronti della coniuge, anche in episodi di violenza fisica.

Le aggressioni

La donna ha raccontato che il marito era solito controllare lei e la figlia nelle loro attività quotidiane. L’uomo è persino arrivato ad installare delle telecamere all’interno e all’esterno dell’abitazione familiare per monitorare i loro spostamenti. Secondo quanto riferito dalla vittima, aveva anche preteso di avere dei rapporti sessuali non consenzienti. Al diniego della donna, l’aveva aggredita e percossa violentemente costringendola a ricorrere alle cure dei sanitari. Infine, nell’ultimo episodio, avvenuto lo scorso marzo, l’uomo l’aveva costretta a estinguere dei debiti contratti a suo nome, con versamenti per duemila euro, somma che la donna aveva risparmiato nel tempo. La vittima, terrorizzata, aveva quindi deciso di raccontare tutto alla Polizia di Stato.

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