Margherita Ferro si racconta al QdS: “Ecco perché mi candido a sindaca” - QdS

Margherita Ferro si racconta al QdS: “Ecco perché mi candido a sindaca”

Chiara Borzi

Margherita Ferro si racconta al QdS: “Ecco perché mi candido a sindaca”

sabato 02 Aprile 2022

Consigliere di parità della Regione dal 2018, lascerà l’incarico per dedicarsi interamente alla candidatura a sindaca del comune di Aci Catena

ACI CATENA (CT) – Margherita Ferro, consigliere di parità della Regione Siciliana dal 2018, lascerà l’incarico per dedicarsi interamente alla candidatura a sindaca del comune di Aci Catena.

Una sfida non semplice, Aci Catena ha debiti stimati per 40 milioni di euro, e un contesto da riscattare per via delle profonde differenze sociali presenti all’interno delle frazioni di Vampolieri, San Nicolo, Aci San Filippo, Sant’Anna e nei quartieri.

Margherita Ferro è scesa in campo da professionista innamorata del proprio territorio, a partire dalla natia Aci San Filippo evidenziando il costante interessamento alle dinamiche locali nonostante gli impegni in Regione.

“Mi candido con le migliori intenzioni – ha dichiarato al Qds – sono figlia di Aci Catena. Sono stata Consigliera Comunale di Acicatena e la prima Presidente della Commissione P.O. poi sono stata Assessora della Provincia di Catania. Dobbiamo ripartire ad Aci Catena con un’attenta pianificazione territoriale, dalla progettualità innovativa del Pnrr, dall’attenzione ai fondi europei, per una programmazione nel medio-lungo periodo organizzata ascoltando i cittadini. Questo paese deve rientrare tra i comuni virtuosi – continua la candidata a sindaco -. Il presidente Musumeci nelle scorse settimane ha premiato 167 territori che hanno primeggiato per la differenziata, qui ancora non c’è premialità e i cittadini sono costretti a pagare imposte comunali altissime. Deve cambiare la qualità della vita, partendo anche dalla rinascita del senso di appartenenza ad Aci Catena”.

Il comprensorio delle Aci è da ricco di storia e anche Aci Catena gioca un ruolo di primo piano.

“Identità, tradizioni e cultura non sono slogan. Aci Catena ha un sito archeologico, terme romane, l’Eremo di Sant’Anna, il Palazzo del principe Riggio vice re di Spagna. Voglio riprendere le feste tipiche della tradizione locale dei quartieri, valorizzando tutti i territori. Le feste tradizionali sono un grande momento di raccoglimento cittadino. Tornare a valorizzare queste realtà vorrà dire rispettare la nostra identità, tramandare tradizioni e rendere fruibile a tutti i nostri gioielli storici”.

Ad Aci Catena la corsa a sindaco vede solo Margherita Ferro candidata donna. Ferro è stata scelta da una coalizione di donne e uomini che ha riconosciuto, all’interno del territorio comunale, la volontà di poter eleggere la prima sindaca donna della storia del paese.

“È vero, sono l’unica, ma resto circondata da tante professioniste donne – ha dichiarato la docente in Storia delle Religioni – e inevitabilmente coinvolgerò delle donne nel mio discorso. Le competenze di uomini e donne restano la parte più importante della dialettica. è la diversità delle vedute ad offrire uno sguardo di prospettiva differente e da questo deriva l’arricchimento. Ad Aci Catena la partecipazione delle donne alla vita politica è ancora poca, ma è altrettanto vera la presenza di donne professioniste ad Aci Catena. Il cambiamento avverrà lentamente. Se sarò la prima sindaca donna del mio comune i risultati matureranno solo tra cinque anni”.

Perché è stata indicata come candidata da un’ampia coalizione di donne e uomini?

“Lo è perché c’è molto entusiasmo attorno la mia persona, vivo il territorio nonostante il mio impegno sia stato concentrato a Palermo. Un politico non s’improvvisa, sono stata scelta per quanto costruito in 20 anni”.

Twitter: @ChiaraBorzi

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