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Malasanità a Stromboli, solo una dottoressa per due pazienti in codice rosso: “Sono vite, non barzellette”

Malasanità a Stromboli, solo una dottoressa per due pazienti in codice rosso: “Sono vite, non barzellette”
ospedale sanita

“Ieri mio padre si è sentito male, non respirava quasi più, ma in guardia medica non c’era nessuno”: la denuncia di una figlia

Ennesimo caso di malasanità in Sicilia. La vicenda, questa volta, arriva da Stromboli dove, domenica scorsa, la dottoressa di turno alla guardia medica dell’isola ha dovuto fare i salti mortali per gestire due casi gravi, verificatisi, quasi in contemporanea.

La denuncia

A denunciarlo sui social Sarah Cusolito, figlia di uno degli strombolani che hanno avuto i seri problemi di salute. “Volevo condividere – scrive Sarah Cusolito su Facebook – una cosa accaduta ieri che credo sia gravissima e inaccettabile per la popolazione di Stromboli. Ieri mio padre si è sentito male, non respirava quasi più, ma in guardia medica non c’era nessuno. L’unica dottoressa di guardia era impegnata a soccorrere un altro paziente in codice rosso. Intanto mio padre non respirava e la situazione si era fatta grave. La dottoressa, pur “dovendo lasciare l’altro paziente in codice rosso che aspettava l’elicottero” è arrivata di corsa per soccorrere mio padre, tra l’altro cadendo lungo le nostre stradine dissestate, e solo grazia alla sua tempestiva azione mio padre è vivo. Sarebbero bastati altri cinque minuti e lui non sarebbe più qui ! Scrivo questo – conclude la giovane strombolana – per far capire che non è normale che una popolazione di cinquecento abitanti, in un’isola dove non vi è un ospedale, abbia un solo medico, che si deve occupare di tutto, in guardia medica. Qui si parla di vite non di barzellette e di questa ricorrente situazione debbono sapere il sindaco, il prefetto, l’Azienda sanitaria provinciale, l’assessore regionale alla Sanità, il ministro della Salute e la Procura della Repubblica.

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