Il parere del dirigente scolastico Andrea Tommaselli dell’Istituto di Istruzione Superiore Nautico “Gioeni-Trabia” di Palermo.
Mascherine Ffp2 per i fragili (personale e studenti), igiene dei locali, ricambi d’aria frequenti e, in caso di aumento del rischio per una significativa crescita dei casi Covid, misure più stringenti, come il ritorno del distanziamento sociale.
Queste alcune delle indicazioni contenute nelle linee guida Covid-19 per la riapertura delle scuole, messe a punto ad agosto 2022 da Iss, con i ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, e dirette alle scuole del primo e secondo ciclo di istruzione.
Scuola e Covid, le misure per il nuovo anno scolastico
Delle preziose indicazioni che, a circa un mese dalla ripresa dell’anno scolastico, si presentano quanto mai attuali, stimolando svariate considerazioni, per esempio, sull’opportunità di utilizzo obbligatorio della mascherina per gli alunni quale efficace e urgente misura di contrasto dei contagi in rialzo.
Per sondare questo aspetto cruciale abbiamo ascoltato il parere del dirigente scolastico Andrea Tommaselli dell’Istituto di Istruzione Superiore Nautico “Gioeni-Trabia”, anche in relazione agli effetti a lungo termine della Dad sulle prestazioni scolastiche.
Mascherine obbligatoria a scuola, sì o no?
Professore Tommaselli, può darci la sua opinione circa l’obbligo di utilizzo delle mascherine a scuola in vista dell’aumento odierno registrato dei contagi da Coronavirus?
“A mio avviso serve un provvedimento globale riguardo alle protezioni dal virus, qualora si dovesse configurare un significativo aumento dei contagi, altrimenti tutto perde di senso. Pensiamo al fatto che l’eventuale obbligo ministeriale della mascherina non può riguardare solo le scuole, ma anche tipici luoghi di raccolta per i ragazzi come i bar e i bus, anche alla luce del fatto, che in tempi di pandemia, i contagi più frequenti avvenivano in famiglia e nel gruppo dei pari”.
In quanto dirigente, può decidere per l’obbligo della mascherina nella sua scuola?
“Se possiedo questo potere sicuramente non lo utilizzerò arbitrariamente, mi confronterò innanzitutto con il medico competente e il RSPP, alla luce di iniziative condivise e previa consultazione collettiva. Un’azione decisionale di tale natura e importanza, infatti, necessita del parere di eminenti esperti nell’ottica delle buone prassi istituzionali”.
Dad, gli effetti sugli studenti
Può infine dare un suo parere circa gli effetti della DAD sulla preparazione attuale degli alunni?
“Ritengo che la Dad non abbia influito più di tanto sulle competenze degli alunni, nella misura in cui le prove Invalsi sono migliorate, quanto piuttosto sull’aspetto relazionale degli alunni stessi. Ecco che come Istituto abbiamo avviato una molteplicità di progetti mirati al recupero dei momenti di incontro e socializzazione, quali il progetto vela e canottaggio, o che prevedono la pet therapy per quegli alunni disabili che hanno più sofferto di questa chiusura, senza dimenticare i progetti di potenziamento di inglese e matematica”.
“In particolare il progetto vela beneficia di una specifica convenzione istituita con la lega navale di Palermo, contraddistinguendosi per il valore aggiunto della legalità. Non senza emozione e orgoglio comunico in merito che il 13 e il 14 ottobre saremo presenti alle isole Lipari per la promozione degli istituti nautici, infatti sono fortemente convinto della necessità di doverci fare conoscere al territorio per far conoscere tali percorsi di studio”.
“La formazione ha la finalità di far diventare i nostri ragazzi cittadini attivi, rendendo coscienti i giovani del settore lavorativo di inserimento, nell’ottica di una scelta consapevole del proprio specifico percorso lavorativo e del suo proseguimento o, al contrario, abbandono in vista di diversi progetti di vita e lavoro, al di là di un generico e fuorviante Ti faccio lavorare a cui talvolta si tende a pensare nel caso dell’alternanza scuola-lavoro”.