Messina, avviate le procedure per uno sprint vaccinazioni - QdS

Messina, avviate le procedure per uno sprint vaccinazioni

Lina Bruno

Messina, avviate le procedure per uno sprint vaccinazioni

martedì 02 Marzo 2021

Hanno preso il via i lavori per la trasformazione della Cittadella fieristica in un Hub dove verranno effettuate le somministrazioni. L’obiettivo è arrivare a quota ottocento a giorno a metà marzo

MESSINA – Gli spazi della Cittadella fieristica si sono avviati verso una totale trasformazione, ma ogni progetto in emergenza Covid deve essere pronto ad adattarsi alle nuove necessità. Così il presidente dell’Autorità portuale di Sistema Mario Mega non ha esitato a firmare un accordo con il direttore generale facente funzioni dell’Asp, Dino Alagna, con cui è stato concesso l’utilizzo di alcuni locali per la prossima campagna vaccinale di massa, che potrebbe cominciare già a metà marzo con almeno ottocento somministrazioni al giorno.

La ditta che dovrà fare i lavori, incaricata dalla Protezione civile, si è attivata per predisporre il cantiere e procedere celermente all’adeguamento e allestimento dei padiglioni 7A e 7B e delle aree limitrofe che consentiranno l’accesso a migliaia di messinesi per circa sette mesi. I locali saranno messi in sicurezza e riqualificati per accogliere la cittadinanza e soddisfare ogni esigenza: dalla circolazione stradale in entrata e in uscita ai parcheggi, dal punto informazioni al deposito delle dosi vaccinali, dalle sale di osservazione ai 48 box dove verranno effettuate le somministrazioni e una parte riservata ai numerosi operatori sanitari impegnati.

Su input dell’assessorato regionale alla Salute, Messina, come le altre città metropolitane siciliane, si adegua così alla realizzazione degli Hub vaccinali. “Un altro passo in avanti – ha commentato il commissario ad acta, Maria Grazia Furnari – fatto dalla struttura commissariale per l’Emergenza al fianco dell’Asp. Ogni giorno riceviamo centinaia di richieste di vaccino da parte della popolazione e grazie all’utilizzo dell’ex complesso fieristico, saremo in grado di dare una risposta rapida ed estendere la vaccinazione a diverse categorie”.

Intanto procedono le vaccinazioni secondo la tabella del ministero della Salute. “Sono costantemente in contatto – ha aggiunto il commissario – sia con l’assessorato che con la task force regionale. Sono attive le vaccinazioni per le Forze dell’Ordine e anche per i docenti delle scuole dopo l’apertura delle prenotazioni. Tali somministrazioni si aggiungono in parallelo a quelle già intraprese nei presidi ospedalieri, per operatori sanitari, anziani oltre gli ottant’anni e per le case di riposo”.

A breve comincerà anche la vaccinazione domiciliare, per cui sono state riaperte le prenotazioni. “Ho già concordato con il direttore Alagna – ha concluso Furnari – il coinvolgimento del sistema 118 per l’eventuale assistenza in emergenza nei Comuni e sono in contatto con il coordinamento dei sindaci, che hanno manifestato grande disponibilità al supporto dei cittadini con necessità particolari”.

Il cantiere per allestire il nuovo Hub vaccinale dovrà convivere per qualche settimana con quello dei lavori per il nuovo Teatro in Fiera. Dopo i lavori di restauro del portale, del padiglione centrale e del padiglione mostre di arte e turismo è partito infatti l’appalto per la nuova opera con la demolizione del vecchio manufatto da tempo inagibile, protagonista di una parte importante della vita culturale della città. Al posto dello stabile ormai ridotto in macerie ci sarà un nuovo edificio. La nuova opera, da quasi sette milioni e mezzo di euro, secondo il progetto, dovrebbe mantenere alcune delle soluzioni architettoniche e di finitura esterna dell’architettura razionalista, tipica degli storici edifici dislocati nella cittadella fieristica, progettati nei primi decenni del Novecento da alcuni dei più importanti nomi dell’architettura liberty e razionalista italiana. I lavori dovrebbero essere completati in undici mesi con inaugurazione nel 2022 che ci si augura possa coincidere con la fine della pandemia.

Non siamo però che all’inizio della metamorfosi degli spazi fieristici, pur nel rispetto dei vincoli storico architettonici, che dovrebbe inserirsi, secondo il Pot dell’Autorità di Sistema dello Stretto, in un progetto più ampio, un piano di assetto complessivo che restituisca l’intera area del waterfront, dal porto operativo all’Annunziata, alla fruizione urbana.

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