Messina, garantire la continuità del Centro Don Orione - QdS

Messina, garantire la continuità del Centro Don Orione

Lina Bruno

Messina, garantire la continuità del Centro Don Orione

sabato 27 Febbraio 2021

La struttura, il Comune e l’Asp sono alla ricerca di un’intesa per non interrompere le attività riabilitative destinate a soggetti affetti da disabilità grave e gravissima. Una realtà essenziale per molte famiglie

MESSINA – Garantire la continuità di un servizio ormai fondamentale. È stato ribadito durante i lavori della Commissione consiliare Sanità, presieduta da Dino Bramanti e ancora prima da alcune interrogazioni, tra le quali quella del consigliere di FdI Libero Gioveni, in concomitanza con la stesura del Bilancio di previsione. Il riferimento è al Centro riabilitativo residenziale per disabili gravi Don Orione, per cui domani scadrà l’ultimo protocollo d’intesa, stipulato nel 2018 con il Comune di Messina e l’Asp.

Una realtà cittadina di rilievo che dal 2001 si occupa di assistere h24 una quarantina di soggetti con disabilità grave e gravissima. Il Centro, per la sua rilevanza sanitaria, è finanziato attraverso una compartecipazione tra Comune e Asp; la spesa complessiva annua sostenuta è di un milione 750 mila euro, di cui 350 mila euro erogati dall’Azienda sanitaria. La nuova convenzione potrebbe prevedere una variazione del finanziamento con un incremento del contributo erogato dall’Asp, visto che l’emergenza Covid impone particolari misure di protezione per assistiti e operatori e quindi un aumento delle spese da sostenere. Proprio le Rsa sono state indicate come luoghi a rischio, dove il virus è stato letale, secondo dati nazionali, per il 3,4% degli ospiti. Anche il Centro del Don Orione non è stato risparmiato dai contagi, con casi accertati a dicembre e altri alcune settimane fa, focolai comunque circoscritti, ma che hanno richiesto misure particolari.

L’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore, ha rassicurato sulla volontà dei soggetti coinvolti di rinnovare l’intesa che consentirebbe all’Istituto Don Orione di riaffidare la gestione dell’assistenza alla cooperativa Faro 85 e ai suoi 55 operatori per almeno altri tre anni. Il Comune di Messina non ha mai pensato di sospendere l’erogazione del finanziamento e quindi di rinnovare la convenzione ma sembra che l’Asp invece abbia tentato in un primo momento di tirarsi indietro.

“Il sindaco Cateno De Luca – ha precisato l’assessore – già dal mese di gennaio ha chiesto all’Asp un incontro per il rinnovo del protocollo riguardante la gestione del Centro socio-riabilitativo. A seguito di un ulteriore sollecito da noi fatto a febbraio per indire una riunione ci è stato comunicato da parte del dg Paolo La Paglia il diniego al rinnovo della convenzione in quanto, a seguito delle valutazioni effettuate, non vi sarebbero le condizioni per garantire, nei prossimi anni, il contributo economico onnicomprensivo previsto nel protocollo d’intesa sottoscritto col Comune di Messina il 30 marzo 2018. Abbiamo invece ricevuto giovedì una nota da parte del nuovo direttore generale dell’Asp Bernardo Alagna, in cui non soltanto è stata confermata la normativa riguardante la gestione delle strutture residenziali, che prevede la competenza dell’Asp quasi in via esclusiva, ma ha anche dato la disponibilità a un incontro in tempi brevi per definire il nuovo protocollo”.

Non è la prima volta che viene messo in discussione il rinnovo dell’intesa tra Istituto, Comune e Asp, rischiando così l’interruzione del servizio. Nel 2010 la sopravvivenza della struttura fu al centro di un lungo dibattito e soltanto dopo qualche mese fu raggiunto un nuovo accordo, soprattutto dopo le pressioni dei familiari dei disabili ospiti e dei lavoratori della Faro 85.

La vicenda dei disabili, adesso ospitati del Centro riabilitativo, ebbe inizio nel 1991, quando dall’Istituto psico-medico pedagogico di Villa Quiete furono stati trasferiti in una Comunità alloggio, Villa Lucciola, una struttura assistenziale, decentrata, fatiscente e poco attrezzata per un servizio così delicato. Così nel 2001 i pazienti furono trasferiti all’attuale residenza. Il Centro messo a disposizione dal Don Orione è tra i pochi del suo genere presente nel Meridione: una struttura che offre gratuitamente, ai ragazzi affetti da disabilità molto grave, un servizio medico assistenziale con la disponibilità di 1800 metri quadrati suddivisi in tre piani e ampi spazi all’aperto.

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