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Messina, scontro sul bilancio documento oggi in Consiglio

Lina Bruno

Messina, scontro sul bilancio documento oggi in Consiglio

martedì 02 Febbraio 2021

In un clima tesissimo fra Amministrazione e Assemblea cittadina le dimissioni del sindaco Cateno De Luca rimangono in bilico. Family card e ristori al centro di un durissimo botta e risposta

MESSINA – Una settimana decisiva, quella appena iniziata, in cui il sindaco Cateno De Luca dovrà decidere se dare seguito alle dimissioni, formalizzate con una lettera quasi venti gironi fa, o tornare sui suoi passi e completare il mandato.

Da giovedì la decisione diventerà irrevocabile ma nel frattempo può succedere di tutto. Per domani è stata convocata una seduta straordinaria di Consiglio per discutere la mozione presentata dal consigliere Nello Pergolizzi – che intanto ha lasciato il gruppo LiberaMe (area Pd) – in cui si esorta il primo cittadino a “continuare a lavorare per la città”. Mozione da cui i suoi ex colleghi di gruppo e quelli del Pd insieme al segretario provinciale del partito democratico Nino Bartolotta, hanno preso le distanze. Una sorta di documento di “fiducia” che se però dovesse essere messo ai voti, con il clima di scontro delle ultime settimane, con i soliti insulti, difficilmente raccoglierebbe grandi consensi.

Ma è per stamattina l’appuntamento importante, la seduta per l’approvazione del Bilancio di previsione 2021/2023, dove De Luca potrebbe trovare l’assist per fare un passo indietro o rimettere tutto alle urne. La convocazione è il frutto del rinvio dei lavori deciso venerdì al termine di un dibattito infuocato e dove alla fine il sindaco, infuriato per non avere avuto subito il via libera al documento finanziario, ha ribadito che per lui non ci sono più le condizioni per continuare a fare il sindaco in questa città. In tre ore di dibattito si è cercato di fare alcuni approfondimenti tecnici, con gli interventi oltre che del primo cittadino anche del presidente del Collegio dei Revisori dei conti Antonio Tumminello e di alcuni consiglieri. Sono stati presentati 17 emendamenti, quattro dall’Amministrazione e 13 dal Consiglio. E sono proprio le proposte di modifica di alcuni consiglieri, per cui sono necessari i pareri degli uffici, che hanno fatto slittare a oggi i lavori e provocato l’ira di De Luca.

Secondo il primo cittadino il Consiglio ha così bloccato Family card e ristori. Un’uscita che ha provocato repliche e controrepliche tra sindaco e consiglieri i quali hanno ribadito che la verità non è tutta nelle dirette Facebook del sindaco. “Non si blocca nulla – ha detto Piero La Tona, capogruppo di Sicilia Futura – la gran parte dei fondi per i ristori, per stessa dichiarazione del sindaco in Aula, sono già comunque coperti con la variazione di bilancio del 23 novembre”.

“La questione Family Card e ristori – ha affermato Giandomenico La Fauci, consigliere di Ora Messina – è davvero una mossa subdola da parte del sindaco. I soldi previsti per questo mese sono erogati, quelli per i mesi successivi verranno riattivati martedì invece che lunedì”.

“Le famiglie messinesi sacrificheranno ben volentieri 24 ore di tempo della Family card – ha incalzato Nino Interdonato, vice presidente del Consiglio – per interventi che migliorano la vita di disabili e delle loro famiglie”. Buona parte degli emendamenti proposti infatti prevedono un rafforzamento dei servizi per le fasce più fragili.

Anche il gruppo del M5s ha difeso il diritto del Consiglio di approfondire ciò su cui dovrà pronunciarsi, specie se si tratta di un documento finanziario e proporre cambiamenti se li ritiene migliorativi. Quello che di più ha reso necessario un chiarimento riguarda i servizi aggiuntivi assegnati ad Amam (circa due milioni l’anno) e MessinaServizi (oltre sei milioni e mezzo) e quel passo della relazione dei revisori che parla di “un bilancio dagli equilibri precari”, revisori che, malgrado la messa in guardia dai rischi per “spese che sembrano sottostimate e alcune entrate ottimistiche” hanno dato parere favorevole al documento finanziario.

Per La Tona la fretta di approvare il Bilancio di previsione scaturisce dalla necessità di garantire le somme per le società partecipate. “I contratti di servizio Amam e Messinaservizi – ha affermato De Luca – sono stati già approvati dal Consiglio comunale e la loro copertura finanziaria è stata garantita, con la variazione di Bilancio del 13 novembre prevedendo le somme negli anni 2021 e 2022 del relativo bilancio 2020/2022”.

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