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Sicilia zona arancione, Cateno De Luca “accetta sbagliando”

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Sicilia zona arancione, Cateno De Luca “accetta sbagliando”

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domenica 31 Gennaio 2021

Finisce il lockdown "estremo" anche a Messina. Cateno De Luca rinuncia alle sue pretese e decide a malincuore di seguire le direttive della Regione.

La Sicilia diventa zona arancione dalla mezzanotte di oggi. Ma la posizione dei sindaci di Palermo – Leoluca Orlando – e di Messina – Cateno De Luca – è meno ottimista da quella assunta dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che vorrebbe ora puntare alla zona gialla o addirittura bianca.

Leoluca Orlando ha richiamato alla prudenza e alla responsabilità dei cittadini che – a suo avviso – dovrebbero mettersi spontaneamente “in lockdown” nonostante le decisioni del governo regionale.

“Quale che sia la classificazione che verrà attribuita, l’invito che faccio, il più forte possibile, è ad avere più paura dei contagi che delle sanzioni. A farsi, in qualche modo, ‘zona rossa da sé‘, cercando di limitare al massimo i contatti e la contaminazione dei nostri cari e dei nostri concittadini – ha detto -. Dobbiamo renderci conto che la salute nostra e dei nostri cari dipende da noi. L’attribuzione dei colori non è un concorso a premi o una partita di poker dove si bluffa per poter vincere. Il segnale dei colori è di allarme. Non voglio entrare nel tritacarne dei colori, dico solo ai miei cittadini di essere prudenti. Se è necessario un lockdown? Non sono io a poter scegliere. Se non viene fatto dal governo facciamoci il lockdown da noi“.

Sull’ipotesi di un patentino per chi si è già sottoposto al vaccino, Orlando ha manifestato il suo assenso: “Tutto quello che serve a rafforzare la tutela della salute mi troverà d’accordo. Siamo in una situazione drammatica, più delle guerre mondiali e c’è ancora qualcuno che si gira dall’altra parte e fischietta”.

Si conclude anche a Messina il lockdown “estremo” voluto dal primo cittadino Cateno De Luca che – anche in una diretta su Facebook di qualche giorno fa – continua ad accusare l’Asp messinese di “gestione balorda”, annunciando un’azione risarcitoria.

Ieri l’assessore peloritana con delega all’emergenza covid, Dafne Musolino, aveva reso noto che a Messina nell’ultima settimana l’incidenza dei contagi rispetto alla popolazione si è più che dimezzata.

“Un risultato che non ci tranquillizza per il futuro – aveva evidenziato l’esponente della Giunta De Luca – ma almeno ci consola dei sacrifici sostenuti nelle ultime settimane, che certamente non sono stati inutili”.

Il Sindaco di Messina avrebbe voluto un’ordinanza ponte dalla fine del lockdown messinese all’inizio della “zona arancione”, ma ha deciso di desistere, per evitare ulteriori frizioni.

“Aprire un fronte di scontri? Io con la mia città? ‘Sto cerino in mano non me lo prendo (…). Seguiremo pedissequamente, sbagliando, perché per me sono un errore”, ha detto riferendosi alle nuove direttive del governatore.

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