Mezzo milione di euro per gli archivi storici siciliani - QdS

Mezzo milione di euro per gli archivi storici siciliani

Roberto Pelos

Mezzo milione di euro per gli archivi storici siciliani

martedì 30 Aprile 2019

A tanto ammontano le risorse messe a disposizione dal Mibac per l’Isola: interessate le province di Catania e Ragusa. Servirà per migliorare lo stato di conservazione, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio archivistico

ROMA – Ammonta a quasi mezzo milione di euro l’importo destinato dal Ministero dei Beni culturali (Mibac) alla Sicilia per interventi da realizzare nel periodo tra il 2021 e il 2024. I lavori da effettuare nella nostra regione rientrano tra i 966 che il Ministero ha programmato, a livello nazionale, e che prevedono interventi di edilizia pubblica, prevenzione contro il rischio sismico, eliminazione delle barriere architettoniche, investimenti di riqualificazione urbana, sicurezza delle periferie e digitalizzazione. La somma erogata alla Sicilia fa parte di un finanziamento, di circa un miliardo di euro, che il Mibac ha chiesto ed ottenuto dal Fondo per investimenti e sviluppo infrastrutturale del Paese, rientranti del medesimo piano pluriennale, intercorrente tra il 2021 e il 2033.

La nostra terra, in quanto regione autonoma, dipende dal Ministero dei Beni culturali solo per gli archivi di Stato. Scendendo maggiormente nel dettaglio, saranno tre gli interventi da effettuare in Sicilia per un totale di complessivi 478.710,32 euro, divisi appunto in quattro anni e riguardano gli archivi di Catania e Ragusa; per ogni anno sono previsti due interventi nel capoluogo etneo ed uno a Ragusa.

La macro categoria riguarda l’edilizia pubblica, la categoria d’intervento attiene alla conservazione, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio archivistico, la tipologia d’intervento prevede l’adeguamento funzionale e impiantistico a Catania e a Ragusa e il consolidamento strutturale solamente nel capoluogo etneo.

Oggetto dei lavori saranno due interventi a Catania per la manutenzione straordinaria e l’efficientamento energetico della sede, ed uno a Ragusa per i depositi del materiale archivistico ovvero, lavori per gli impianti di climatizzazione e impiantistica al servizio degli impianti di climatizzazione a Catania, restauro conservativo del chiostro, sempre nel capoluogo etneo, mentre a Ragusa si interverrà per il completamento delle scaffalature compattabili.

La spesa prevista per il secondo intervento a Catania, nel 2021, è di 74.710,32 euro mentre nel 2022, la somma destinata a Ragusa è di 50 mila euro. Nel 2023 la spesa per il primo intervento nel capoluogo etneo sarà di 250 mila euro, mentre ammonterà a 104 mila euro nel 2024. Dunque, per Catania verranno spesi rispettivamente 354 mila e 74.710,32 euro mentre per Ragusa il totale ammonterà a 50 mila euro. Il totale regionale (come già accennato) è 478.710,32 euro.

All’interno del panorama nazionale è il Lazio la regione ad usufruire della somma più alta, con un finanziamento di 177.901.445,74 euro per 173 interventi, seguito dalla Campania, in cui verranno effettuati 78 interventi per complessivi 105.851.200 euro; sommando i fondi distribuiti a tutte le regioni italiane, si arriva ad un totale di 927.189.378 euro.

Guardando alle macro categorie, sono previsti 367 interventi nell’edilizia pubblica per oltre 400 milioni di euro, 324 nella prevenzione del rischio sismico per oltre 200 milioni, 220 interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche (quasi 130 mila euro), oltre 46 mila euro saranno investiti in 28 interventi di riqualificazione urbana e sicurezza delle periferie, 27 interventi saranno effettuati per la digitalizzazione per oltre 28 milioni di euro.

I settori più interessati agli interventi, previsti dal Ministero dei Beni culturali, saranno quelli dell’archeologia, belle arti e paesaggio (423 interventi per oltre 416 mila euro), i musei, che verranno coinvolti in 315 interventi per più di 305 mila euro.

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