Misterbianco ora “vuole” la chiusura della discarica - QdS

Misterbianco ora “vuole” la chiusura della discarica

Melania Tanteri

Misterbianco ora “vuole” la chiusura della discarica

venerdì 21 Giugno 2019

Dopo la vittoria al Cga, si aspetta la pronuncia del Tar sul rinnovo dell’Aia

MISTERBIANCO – Una vittoria dopo una lunga battaglia a colpi di esposti e ricorsi. È quella del Comune di Misterbianco sulla Regione siciliana che ha come oggetto la discarica Valanghe d’inverno, situata tra il comune etneo e Motta Sant’Anastasia e gestita dalla Oikos.

L’annuncio dell’esito positivo della vicenda lo ha dato il sindaco Nino Di Guardo la scorsa settimana nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha illustrato quanto contenuto nel pronunciamento del Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che ha, di fatto, ribaltato la precedente sentenza del Tar.

“Abbiamo vinto una battaglia fondamentale e ora dobbiamo ottenere la vittoria finale con la chiusura definitiva della discarica “Valanghe d’Inverno” – ha detto il primo cittadino che da anni si batte per la cessazione delle attività nell’impianto situato a pochi chilometri dal centro urbano di Misterbianco.

Di Guardo ha spiegato come il Tar avesse dichiarato inammissibile il ricorso del Comune e condannato la Regione a risarcire ai gestori della discarica, per mancato guadagno, danno quantificato in 10 milioni, a seguito delle due ordinanze del Presidente della Regione con le quali era stato vietato il conferimento dell’umido nella discarica. Una sentenza ribaltata in secondo grado.

Ma non finisce qui. Resta infatti la questione del proseguimento delle attività della struttura: il prossimo 18 luglio il Tar dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dal comune di Misterbianco nei confronti dell’Assessorato Regionale all’Energia in relazione alle procedure di rinnovo dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale).

“La Regione continua a prendere tempo e, con la sua inerzia, consente di fatto alla discarica illegittima – ha affermato Di Guardo – di continuare ad abbancare rifiuti. Non si può procedere ad alcun rinnovo – ha aggiunto – perché la discarica è priva dell’impianto di biostabilizzazione, requisito tassativamente previsto per legge. Inoltre – continua il primo cittadino – come dichiarato nell’ultima conferenza dei servizi tenutasi a Palermo, dall’Ufficio tecnico del comune di Motta Sant’Anastasia, il progetto presentato dalla Oikos per il rinnovo dell’Aia è difforme dall’originario”.

Nel frattempo, crescono i disagi per l’altro impianto cittadino, gestito da Sicula trasporti e situato al confine con la provincia di Siracusa: l’aumento dei comuni che conferiscono i rifiuti in quell’impianto avrebbe causato un momentaneo blocco delle attività, con gravi conseguenze in particolare sul capoluogo etneo, dove i cumuli di rifiuti si stanno raccogliendo lungo i marciapiedi.

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