Morte Angelo Onorato, disposta perizia sul suo cellulare

“Cancellati messaggi e foto prima della morte”: disposta perizia sul cellulare di Angelo Onorato

Daniele D'Alessandro

“Cancellati messaggi e foto prima della morte”: disposta perizia sul cellulare di Angelo Onorato

Redazione  |
giovedì 06 Giugno 2024

Continuano le indagini sulla morte dell'ex marito dell'eurodeputata Francesca Donato: spuntano nuovi particolari inquietanti

Si arricchisce di nuovi, inquietanti, dettagli la vicenda della morte di Angelo Onorato, l’imprenditore 54enne e marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato senza vita il 25 maggio all’interno della sua Range Rover con una fascetta stretta intorno al collo. Gli inquirenti, infatti, hanno scoperto l’esistenza di foto cancellate, anche di recente, messaggi e dati dal cellulare della vittima. Da qui la decisione di eseguire una perizia sullo smartphone di Onorato e e su tutti gli altri suoi dispositivi elettronici: incrociando i dati del telefono con il Gps dell’auto potrebbero infatti emergere delle indicazioni anche sui movimenti dell’architetto prima della sua morte.

La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito fin qui, il marito dell’eurodeputata Francesca Donato, sarebbe arrivato in via Minutilla, la bretella dell’autostrada Palermo-Mazara del Vallo che si trova oltre la rotonda di via Ugo La Malfa, alle 10.45. Qui si sarebbe fermato per circa 8-9 minuti, per poi allontanarsi nuovamente e ritornare dopo una decina di minuti. Questa volta però per restarci. Cosa è accaduto dopo le 11.08, quando avrebbe ricevuto l’ultima telefonata da un dipendente? Alle 11.15 arriva la chiamata dell’ex presidente della Regione Siciliana, Totò Cuffaro, per alcuni lavori da eseguire, a cui l’imprenditore non ha mai risposto. E proprio in quei frangenti sarebbero “scomparsi” i dati dal cellulare, che però potrebbe aver cancellato proprio Onorato prima di togliersi la vita.

Avanza l’ipotesi suicidio

Alla luce degli elementi raccolti sin qui, gli investigatori ipotizzano che Onorato si sia tolto la vita stringendosi attorno al collo una fascetta di plastica lunga 75 centimetri. Il perché, però, resta al momento ancora un mistero. Nel caso in cui si trattasse di un omicidio – ipotesi che per il momento sarebbe stata esclusa – sono altri gli interrogativi da porsi: è stato sedato? Gli è stata puntata una pistola? Domande per ora senza risposta, in attesa degli esami del Dna sulla fascetta e dell’analisi tossicologica sul corpo dell’uomo. L’unica certezza scientifica, fino ad ora, è che sul corpo di Onorato non sono sono stati individuati segni di violenza. Niente ferite, graffi, microlesioni o lesioni “satellite”. Gli inquirenti stanno cercando inoltre di capire se in quegli istanti, prima della morte, qualcuno abbia raggiunto Onorato sull’auto. Anche in questo caso qui sarà decisivo l’esito degli esami.

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