Morto Biagio Conte, il cordoglio della politica - QdS

Morto Biagio Conte, il cordoglio della politica

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Morto Biagio Conte, il cordoglio della politica

Redazione  |
giovedì 12 Gennaio 2023

Numerosi i messaggi che arrivano dal mondo politico per rivolgere parole di cordoglio per la morte del missionario laico

È morto alle 6.45 di questa mattina, a Palermo, Biagio Conte, il missionario laico malato da tempo. Negli ultimi giorni sono stati numerosi i palermitani che sono andati a trovarlo in via Decollati, tra cui il Governatore siciliano Renato Schifani e il sindaco Roberto Lagalla. Nei giorni scorsi aveva voluto partecipare, nonostante le gravissime condizioni, alla santa messa, sul lettino, accompagnato dal medico e dalle persone a lui più vicine. Numerosi i messaggi di cordoglio che arrivano dal mondo della politica ma non solo.

Il Presidente Mattarella: “Punto riferimento per chi crede in valori solidarietà”

“Ho appreso con profondo dolore la triste notizia della morte di Fratel Biagio, punto di riferimento, non soltanto a Palermo, per chi crede nei valori della solidarietà e della dignità della persona, che ha testimoniato concretamente, in maniera coinvolgente ed eroica. Il rimpianto e la riconoscenza nei confronti di Biagio Conte vanno espressi consolidando e sviluppando anche in futuro le sue iniziative affinché il ricordo della sua figura sia concreto e reale, così come è stato il suo esempio”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarella, in una dichiarazione, dopo la scomparsa del missionario laico Biagio Conte.

Il governatore Schifani: “Manterremo in vita il suo esempio”

«Esprimo le mie più sentite condoglianze ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione. Oggi il missionario ci ha lasciati dopo giorni di sofferenza, ma il suo ricordo resterà indelebile. Con il suo impegno quotidiano e instancabile in favore degli ultimi, ci ha ricordato come, per ogni cristiano, la carità sia una condizione essenziale della propria esistenza umana e attuazione concreta della propria fede. Consapevole che la sua perdita lascia un vuoto incolmabile, posso solo affermare che il suo esempio sarà più vivo che mai nell’ispirare le mie personali azioni di solidarietà verso il prossimo e quelle del mio governo». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appresa la notizia della morte di Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità a Palermo.

Il sindaco di Palermo: “Lascia vuoto incolmabile”

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile a Palermo. Anche nelle ultime ore più drammatiche tutta la città si è stretta attorno a fratel Biagio, a testimonianza del valore dell’eredità umana che oggi ci lascia e che non dobbiamo disperdere”. A dirlo è il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che aggiunge: “Resterà per me indimenticabile l’ultimo incontro di pochi giorni fa con Biagio Conte, durante il quale mi ha raccomandato di non dimenticare mai i poveri. Di fatto, un’eredità lasciata alla città da custodire con senso di responsabilità”. “È con questo spirito che l’amministrazione e la nostra comunità devono a stare vicini alla Missione Speranza e carità che continuerà a essere un punto di riferimento per Palermo, anche se da oggi dovrà fare a meno del suo fondatore, della sua guida che resterà comunque fonte di ispirazione per tutti noi”, conclude il primo cittadino. “Biagio Conte ha fatto propri i valori del cristianesimo e sarà per sempre l’icona esemplare di una Palermo generosa e capace di aiutare i più fragili. Negli ultimi mesi abbiamo pregato con lui e per lui, adesso sentiamo tutti la necessità di fare il possibile affinché la Missione prosegua la sua opera. Anche il comune farà la sua parte”. Lo dichiara il Vice Sindaco di Palermo Carolina Varchi.

L’arcivescovo Lorefice: “Raccogliamo suo esempio”

“Oggi il Signore chiama la nostra Chiesa che è in Palermo – chiama ciascuno di noi – a raccogliere il testimone di un esempio così fulgido. La sua vita, segno per l’intera città degli uomini, manifesta la fede in Dio alimentata dal Vangelo, la speranza vissuta nella radicale povertà e la carità senza limiti che contribuisce alla trasfigurazione della convivenza umana a partire dai più poveri”. A dirlo è l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, dopo la morte di fratel Biagio. “L’opera di fratel Biagio, incoraggiata e confermata dalla visita di Papa Francesco, manifesta il volto della Chiesa povera e dei poveri”, aggiunge l’arcivescovo che si stringe “affettuosamente” ai genitori e ai familiari di fratel Biagio ed esorta a “offrire preghiere di suffragio e a porre gesti concreti di carità, di riconciliazione e di pace”.

Il presidente Ars: “Lascia grande eredità, salvare sua missione”

“La scomparsa di Biagio Conte lascia un vuoto incolmabile non solo a Palermo ma in tutta la Regione. Il missionario laico da tempo era diventato punto di riferimento per tutte quelle persone costrette a vivere in condizioni di povertà ed emarginazione. Modello di semplicità e impegno in favore degli ultimi difficile da riscontrare nella vita quotidiana, ha donato sé stesso agli altri: fulgido esempio di una Sicilia solidale e desiderosa di pace”. A dirlo è il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno sulla scomparsa del missionario laico Biagio Conte. “Ci lascia una grande eredità spirituale e un compito ben preciso – aggiunge -: salvare la Missione di Speranza e Carità che egli stesso, dal nulla, aveva costruito. Personalmente e a nome del Parlamento siciliano, sentite condoglianze giungano ai familiari di fratel Biagio Conte, agli assistiti e ai volontari della sua Missione”.

Il ministro Musumeci: “Prematura scomparsa suscita commozione in comunità”

“La prematura scomparsa del missionario laico Biagio Conte suscita un sentimento di commozione in tutta la Comunità siciliana, che lo ha avuto come luminosa testimonianza di servizio a favore degli ultimi e dei non garantiti. Ricordo con orgoglio il sostegno dato dal mio governo regionale alla sua istituzione palermitana, per i lavori di efficientamento energetico della Cittadella destinata ad ospitare gli “invisibili” senza un tetto. Esprimo il sincero cordoglio mio e del governo nazionale”. Lo ha dichiarato il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare ed ex governatore della Sicilia, Nello Musumeci.

Il Vaticano dedica un lungo omaggio

Il Vaticano dedica alla sua figura un lungo omaggio. Una notizia con il suo impegno verso i poveri e gli ultimi campeggia nella home page di VaticanNews, il portale di informazione della Santa Sede.

Cisl Sicilia: “Siamo tutti in debito verso quest’uomo”

Numerosi i messaggi che arrivano dal mondo politico ma non solo per rivolgere parole di cordoglio per il missionario laico. “Ci turba, ci rattrista, ci addolora, la notizia della scomparsa di Biagio Conte, un uomo santo, giusto, buono, a cui tutti dobbiamo qualcosa per la testimonianza che ha reso nel corso di tutta la sua vita, di amore e dedizione senza riserve, ai più poveri, ai derelitti, agli ultimi”. Così la Cisl Sicilia in una nota, alla notizia della scomparsa del missionario laico. “Siamo tutti in debito verso quest’uomo che ha riportato ai giorni nostri la vicenda umana di san Francesco – dice il segretario Sebastiano Cappuccio -. Come il santo di Assisi, anche fratel Biagio ha rinunciato alle comodità che poteva offrirgli una famiglia di imprenditori edili, per dedicare la sua vita agli immigrati, ai senzatetto, agli emarginati, agli ultimi. Come sindacato – scrive la Cisl – ci ispireremo al suo esempio. E solo se la sua Missione sarà messa nelle condizioni di operare senza ostacoli e senza alcun problema, potremo dire tutti di aver raccolto e fatto nostro il testimone della sua esemplare vita“, conclude il sindacato.

Il commissario regionale Dc Cuffaro: “Piangiamo e preghiamo per l’amico fraterno”

Piangiamo e preghiamo per l’amico fraterno Biagio Conte, ha incarnato la parte più buona, più umana e misericordiosa di una società distratta e di un tempo inseguito dalla disumanità. Fratello Biagio non è più fisicamente tra noi, ma non ci ha lasciati. Non abbraccerà più i suoi poveri, ma è sempre con loro. Noi, fratelli di Biagio, dobbiamo essere fratelli dei suoi fratelli poveri. La ‘Missione Speranza e Carità’ è la casa di Biagio e, se vogliamo che lui viva ancora, deve essere la nostra casa e i suoi poveri, i nostri fratelli”. A dirlo è il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro subito dopo la morte di Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità. “E alla fine è arrivata quella notizia che ci strappa un po’ di noi, ci toglie quella piccola speranza che ci faceva dire: Fratel Biagio Conte ce la farà. E’ difficile con un solo post spiegare cosa è stato l’incedere di Biagio Conte in questa vita terrena, cosa ha lasciato a Palermo, cosa lascia a tutti noi. E non è un testamento umano e morale, è la parola diventata azione, diventata costante di una quotidianità che ha visto mantenuta la direzione verso il valore dell’umiltà e verso l’amore”. A scriverlo su Facebook è Davide Faraone, deputato di Azione-Italia Viva.

Gli assessori comunali: “Messaggio Biagio Conte sempre vivo”

Gli assessori del Comune di Palermo “si stringono a tutta la cittadinanza per la dolorosa scomparsa di Fratel Biagio Conte, figlio luminoso di Palermo che ha predicato un infinito amore per gli ultimi e ne ha fatto opera quotidiana di accoglienza, cura, compassione, difesa”. Insieme al sindaco Roberto Lagalla ne piangono la morte, “consapevoli che il suo messaggio di speranza e carità rimarrà per sempre nel corpo della città, vivificandolo della sua memoria”.

AnciSicilia: “Esempio di grande umanità”

“Ha affermato con amore il rispetto dei diritti di tutti, a partire dagli ultimi. È stato un esempio di grande umanità e di amore incondizionato verso il prossimo, oltre gli egoismi e la disattenzione. Noi tutti abbiamo perso un grande uomo e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto in questi anni”. A dirlo sono Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, che, a nome dell’Anci Sicilia, esprimono cordoglio per la scomparsa di Biagio Conte, il missionario laico fondatore della Cittadella dei poveri a Palermo.

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