Munoz Morales e D'Aquino, "fiori d'acciaio" a Catania: l'intervista video - QdS

Munoz Morales e D’Aquino, “fiori d’acciaio” a Catania: l’intervista video

web-la

Munoz Morales e D’Aquino, “fiori d’acciaio” a Catania: l’intervista video

Antonio Licitra  |
domenica 13 Marzo 2022

In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, le attrici Tosca D’Aquino e Rocio Munoz Morales si sono raccontate ed hanno presentato lo spettacolo “Fiori D’Acciaio”

In esclusiva per il Quotidiano di Sicilia, le attrici Tosca D’Aquino e Rocio Munoz Morales si sono raccontate ed hanno presentato lo spettacolo “Fiori D’Acciaio” che le vede protagoniste al Teatro ABC di Catania.

La passione per la recitazione nasce in me fin da quando ero nella pancia di mia madre – esordisce Tosca D’AquinoHo sempre pensato di fare l’attrice ed ho avuto la fortuna di iniziare l’asilo dalle suore che avevano in loco un teatro dove si realizzavano i saggi. Fin dall’infanzia mi piaceva realizzare questi spettacoli meravigliosi dove facevo sempre la protagonista. Successivamente, crescendo, a quattordici anni ho iniziato a lavorare professionalmente a Napoli e dopo il diploma mi sono trasferita a Roma iniziando a lavorare fino ai giorni d’oggi.

Lo spettacolo che stiamo portando in scena qui a Catania, è tratto da un film molto famoso degli anni ottanta, interpretato da una giovanissima Julia Roberts. Negli anni quest’opera è rimasta una pietra miliare perché rappresenta uno dei primi film tutto al femminile. Michela Andreozzi ,che ne cura la regia, ha dunque ripreso questo testo americano riadattandolo a Sorrento in un luogo dove tante donne si ritrovano all’interno di un parrucchiere raccontando le loro vite e le loro esperienze quotidiane.

Il rientro a teatro è stata una grandissima gioia e la gente viene volentieri a teatro. Porterò ancora in giro questo spettacolo fino al 4 Aprile. Inoltre, ho già girato un film per la Rai che si chiama “Un eroe piccolo piccolo” dove interpreto un ruolo intenso di una donna della camorra. Sempre per quel che riguarda il cinema, ho finito di girare proprio qualche giorno fa “Lady Corleone” dove interpreto la nemica della protagonista che è una donna calabrese appartenente alla ‘Ndrangheta.

Ultimamente ho desiderato realizzare dei ruoli drammatici ed effettivamente sto avendo l’opportunità di farli. Mi piacerebbe, però, spingermi ancora oltre con ruoli di donne pazze o killer. L’errore che si fa in Italia è quello di essere etichettate in un solo specifico ruolo. Invece, ritengo che la bellezza di questo lavoro sia proprio quella di potersi cimentare in ruoli difficili e lontani da te.

In questo periodo storico, consiglio ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere di cambiare lavoro (ride ndr). E’ importante studiare ed andare avanti nonostante le difficoltà che si troveranno lungo il percorso. Consiglio, infine, di iniziare dal teatro. Il grande Eduardo De Filippo diceva: “Quando si apre il sipario, ecco il baratro, ecco l’attore.”

Per parole di Rocio

La Sicilia mi ricorda profondamente la mia terra d’origine. In questi giorni ho avuto modo di viverla intensamente e devo dire che ha un gusto veramente autentico e per le strade si respira verità. Catania, mi ricorda, in particolar modo, la città d’origine di mio padre, Granada.

Credo di essere nata con la passione per il cinema. Ho ereditato tutto ciò dai miei genitori. Ho iniziato da ragazzina facendo ballerina e successivamente è arrivato in me anche il giornalismo, perché mio padre desiderava che mi laureassi. Il mio sogno, però, era sempre quello della recitazione. Credo che in tal senso avevo una connessione che provenisse da altri mondi (ride ndr). Ho iniziato, quindi, a frequentare il centro sperimentale ed adesso la recitazione è diventata parte della mia vita e non posso più farne a meno.

Riguardo allo spettacolo che stiamo portando in scena, vi posso dire che è uno spettacolo veramente pieno che racconta la vita di queste sei donne tutte diverse tra loro. Sono donne che apparentemente si presentano molto diverse tra loro, anche con origini diverse. E’ un’opera  che sottolinea il tema della diversità, dell’inclusività e dell’unirsi nei momenti di difficoltà di dolore. Sono donne che pian piano iniziano ad accettarsi ed amarsi, diventando l’una il supporto dell’altra.

Io interpreto il ruolo di Ana, una ragazza che arriva dalla Spagna con un passato molto buio. In questo posto, però, riesce gradualmente a ritrovarsi. Devo dire che è un personaggio assolutamente diverso da me, in quanto è una donna molto timida, introversa e poco sicura di se stessa.

Sono sempre legata a ruoli diversi. Soprattutto all’inizio è difficile che qualcuno creda o scommetta in te perché apparentemente rappresenti qualcosa ed hai caratteristiche fisiche che ti associano solo ad un determinato tipo di ruolo. Devo dire, però, che grazie al teatro ho avuto l’opportunità di interpretare diversi ruoli. Mi piacerebbe, in futuro, poter realizzare il ruolo di una santa legata alla chiesa come ad esempio quello di Madre Teresa di Calcutta.

Ho tante cose in uscita quest’anno. Partirà tra poco una serie per Canale 5 “Giustizia per tutti” nella quale interpreto il ruolo da protagonista nelle vesti di un avvocato. Successivamente, uscirà al cinema “Troppa Famiglia” una commedia con la regia di Pierluigi Di Lallo. Per Sky, invece, sarò protagonista del film “Perfetti Criminali” di Alessio Maria Federici. Infine, per Rai Cinema, interpreterò il ruolo di una poliziotta, un ruolo che mi stimolava tantissimo in quanto non ho un bel rapporto con le armi, nel film “Uomini da marciapiede”.  Sto scrivendo anche il mio secondo romanzo e sto iniziando a girare tanti altri film.

Ai giovani dico di vivere questo mestiere in maniera molto attenta. Avere sempre quello sguardo puro che si ha da bambini pronti ad accogliere qualunque sfida e qualunque prova la vita ti mette davanti.”

LA SOLIDARIETA’ AI TEMPI DEL COVID INSIEME AL COMPAGNO RAOUL BOVA:

“Credo che quando la vita ti premia e sei fortunata perché hai una casa che non avresti mai immaginato ed hai la possibilità di mangiare tutti i giorni stando vicino alle persone che vuoi bene, sei un po’ in debito con la vita e devi fare qualcosa per gli altri. Quello della pandemia, era un periodo di grande dolore e di grande paura per me e per Raoul. Abbiamo riflettuto e deciso di fare un passo avanti, andando per strada ed aiutando quelle persone che in quel momento erano sole e non avevano la possibilità di mangiare.”

Antonio Licitra

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017