Musica: Brahms e Šostakovič nel Teatro Politeama di Palermo - QdS

Musica: Brahms e Šostakovič nel Teatro Politeama di Palermo

redazione

Musica: Brahms e Šostakovič nel Teatro Politeama di Palermo

venerdì 24 Maggio 2019

L’ultimo appuntamento della sessantesima stagione con l’Orchestra Sinfonica Siciliana diretta da Evgeny Bushkov e con Sergej Krylov al violino ed Enrico Dindo al violoncello

PALERMO – Ultimo concerto della 60ma stagione con altri due ottimi solisti al Politeama Garibaldi venerdì 24 alle ore 21 e sabato 25 maggio alle ore 17,30. L’Orchestra Sinfonica Siciliana sarà condotta dal direttore principale ospite, Evgeny Bushkov, con Sergej Krylov al violino ed Enrico Dindo al violoncello. In programma: Dmitrij Šostakovič (1906-1975) Sinfonia n.15 in la maggiore op.141; Johannes Brahms (1833- 1897), Concerto in la minore op.102 per violino, violoncello e orchestra.

La Sinfonia n. 15 in la maggiore (Op. 141). Šostakovič la compose nel 1972. Fu eseguita per la prima volta dalla All-Union Radio and Television Symphony Orchestra, diretta da Maksim Šostakovič figlio del compositore. Si tratta della sua ultima sinfonia e racchiude molte citazioni sia di opere proprie, sia di altre composizioni del passato, quali l’Overture del Guglielmo Tell (opera) di Gioachino Rossini, con il celebre squillo di trombe, e del tema del Fato della tetralogia L’anello del Nibelungo, di Richard Wagner. La Sinfonia è divisa in quattro movimenti: Allegretto; Adagio, Largo, Adagio, Largo, Allegretto; Adagio, Allegretto, Adagio, Allegretto.

Concerto per violino e violoncello in la minore, op. 102. Detto anche “Doppio Concerto” fu composto da Johannes Brahms nel 1887. La prima esecuzione avvenne a Colonia il 18 ottobre 1887, con l’Orchestra di Gürzenich, sotto la direzione di Brahms stesso, ed avendo come solisti i due dedicatari. Questa forma musicale diventa molto rara nell’800 secolo. Il concerto per solisti multipli era abbastanza normale anteriormente, come attestano i vari esempi di concerto grosso, le sinfonie concertanti ed i precedenti di Wolfgang Amadeus Mozart. Si tratta dell’ultima opera sinfonica di Brahms che in un primo momento pensò di comporre un concerto per violoncello, per il suo amico Robert Hausmann.

Nello stesso periodo si era scontrato con un altro amico di lunga data, il violinista József Joachim, in occasione del suo divorzio (aveva difeso l’ex-moglie). Il compositore colse l’occasione per dedicare anche a lui il suo lavoro, in segno di riconciliazione.
L’opera è formata da tre movimenti: Allegro; Andante; Vivace non troppo. (Durata: 30’)

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