Calcio, nasce Sigi Spa, undici imprenditori per salvare il Catania - QdS

Calcio, nasce Sigi Spa, undici imprenditori per salvare il Catania

Antonino Lo Re

Calcio, nasce Sigi Spa, undici imprenditori per salvare il Catania

mercoledì 20 Maggio 2020

La società è stata costituita con un capitale sociale di 55 mila euro e l'obiettivo di portarlo a 5 milioni. Intervista esclusiva all'assessore comunale allo Sport, Sergio Parisi: "L’azionariato popolare sul modello dei club spagnoli? Una bella idea"

CATANIA – Come annunciato nelle scorse settimane, il Comitato per l’acquisizione del Calcio Catania ha costituito la società Spa denominata “Sport investiment group Italia”. Una scelta, quella della cordata, motivata nel dare l’accelerata decisiva all’acquisto della società rossazzurra che ormai si trova ad un passo dal baratro.

Infatti, dopo le note difficoltà economiche emerse negli scorsi mesi, si è passati dal mancato pagamento degli stipendi ai tesserati, alla messa in mora del club etneo da parte dei calciatori. E a complicare una situazione già compromessa da tempo, è arrivata la spada di Damocle della richiesta di fallimento avanzata dalla Procura etnea. Il 25 maggio è prevista un’udienza in cui quest’ultima chiederà in via d’urgenza la nomina di un Cda formato da amministratori nominati dal Tribunale in sostituzione di quelli attualmente in carica. Il sodalizio etneo avrà tempo fino a venerdì per depositare memorie difensive e documenti.

Dopo ben 70 anni di storia, il rischio di veder fallire la matricola rossazzurra è concreto. L’unica realtà che sta tentando di evitare tale scenario è l’ormai ex comitato rappresentato da Fabio Pagliara, segretario generale della Fidal e Maurizio Pellegrino. Lo scorso 10 aprile fu inviata la manifestazione d’interesse per l’acquisto del Calcio Catania che poco dopo è stata rispedita al mittente da Finaria, la holding che controlla il club etneo.

Una risposta che ha spinto la cordata a costituire una Spa adeguatamente patrimonializzata che invierà un’offerta ufficiale, vincolante e con scadenza perentoria a Finaria. Intanto nella giornata di ieri sono stati svelati dettagli sulla nuova società che tenterà il tutto per tutto per salvare la matricola 11700. Undici imprenditori, professionisti e procuratori di gruppi imprenditoriali hanno versato il capitale sociale pari a 55 mila euro. Si tratta di un primo passo per un aumento a 5 milioni di euro. Mentre per quel che concerne il bilancio aggregato di tutti i soci ad oggi rappresentati, esso equivale a circa 63 milioni.

I passaggi effettuati da questa cordata di imprenditori hanno avuto il parere positivo e l’appoggio del Comune di Catania che in questi mesi ha più volte incontrato i rappresentanti. L’ultimo appuntamento ha avuto luogo a Palazzo degli Elefanti martedì scorso alla presenza di Maurizio Pellegrino, dell’imprenditore Angelo Maugeri, del sindaco Salvo Pogliese e dell’assessore allo Sport Sergio Parisi. Quest’ultimo, intervenuto ai microfoni del Quotidiano di Sicilia, ha parlato di questa nuova società e delle buone sensazioni avute per l’eventuale acquisizione del sodalizio rossazzurro.

Da sinistra: Parisi, Pellegrino e Pogliese. Martedì scorso l’incontro a Palazzo degli Elefanti

Assessore Parisi, quali sono le impressioni avute dai rappresentanti prima del Comitato e adesso della Sport Investiment Group Italia Spa che stanno tentando da mesi di acquistare il Calcio Catania?
“Ho incontrato più volte il comitato, proprio su mandato del sindaco, già a partire ad inizio dicembre 2019. Poi tra un’emergenza e un’altra i contatti si sono un po’ frenati. Conosco personalmente i rappresentanti di questa nuova Spa, Maurizio Pellegrino e Fabio Pagliara, e l’impressione su di loro è sempre stata buona. Sono gli unici che hanno mostrato di crederci e rilevare il Catania e noi come Comune abbiamo dato ampia disponibilità. L’impressione sul progetto e i personaggi è assolutamente positiva”.

La Procura ha avanzato il ricorso per la dichiarazione di fallimento del club. Quanto sarà importante il piano finanziario di rientro che Sigi dovrà presentare agli amministratori finanziari e secondo lei vi sono i requisiti per la continuità aziendale?
“Sono sicuro che questa nuova società avrà la possibilità di far valere la bontà del proprio progetto. Dall’altro lato verranno fatte una serie di valutazioni utili per salvare il club a tutela del credito che vanta anche lo Stato. Sono certo che tutti gli attori metteranno in campo le azioni con questa precisa volontà. Il Comune ha avuto rassicurazioni in tal senso. Per il momento la società sarà composta da imprenditori catanesi, quelli di altre parti in Italia dovrebbero entrare in un secondo momento. Siamo certi delle persone e sono sicuro che faranno bene”.

La mossa dell’azionariato popolare la convince?
“L’idea di aiutare questa società attraverso la sensibilizzazione dei cittadini è una bella idea che ricorda che i grandi club spagnoli. Con l’entusiasmo dei tifosi catanesi potrebbe essere un’iniziativa che si può caldeggiare tranquillamente. Questo comunque sarà un passo successivo che potrà avvenire anche con il nostro aiuto. L’importante è iniziare a mettere una bandierina certa e sicura”.

Adesso c’è anche un soggetto terzo nella trattativa, ossia il Tribunale. è ottimista sull’esito positivo di questo passaggio di consegne?
“Ci sono debiti importanti verso lo Stato e immagino che il Tribunale farà di tutto per raggiungere una linea equilibrata. Sono ottimista, sia perché da parte del sindaco e del sottoscritto c’è massima apertura, e anche per via degli interlocutori che sono persone valide. Sul piano economico, al momento, non siamo entrati nel merito, però resto fiducioso: possiamo contare sulla forza non indifferente dei tifosi”.

Antonino Lo Re
Twitter: @AntoninoLoRe

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