AUGUSTA (SR) – A quattro anni di distanza dal naufragio del barcone, avvenuto il 18 aprile 2015 nel Canale di Sicilia, che causò la morte di circa 700 migranti (metà dei quali imprigionati nella stiva), il ministero della Difesa ha concesso il relitto alla città di Augusta per realizzare il “Giardino della memoria”.
Il barcone, dal giugno 2016, si trova al pontile Nato dove era stato trasportato dopo una complessa operazione disposta dalla Presidenza del consiglio, costata oltre dieci milioni di euro, e dove è avvenuta la rimozione e il riconoscimento delle centinaia di salme che si trovavano al suo interno.
Il Comitato 18 aprile, movimento spontaneo nato nella cittadina megarese, aveva proposto di creare un Giardino della memoria nella zona di Monte Tauro per conservare il ricordo della tragedia.
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di Redazione
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