Nazionale Sicilia, presto trofeo con Corsica e Sardegna: i DETTAGLI - QdS

Nazionale Siciliana, presto un trofeo internazionale: “Con noi Corsica e Sardegna, coltiviamo il sogno FIFA”

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Nazionale Siciliana, presto un trofeo internazionale: “Con noi Corsica e Sardegna, coltiviamo il sogno FIFA”

Salvatore Rocca  |
domenica 10 Luglio 2022

La Nazionale Siciliana di calcio al lavoro insieme a Corsica e Sardegna per la creazione di un trofeo internazionale. L'Episcopo: "Punto di partenza per coinvolgere altre selezioni"

La Nazionale calcistica della Sicilia è al lavoro, insieme alle rappresentative di Corsica e Sardegna, per l’organizzazione di un trofeo internazionale.

Si tratta dell’intenzione maturata al termine dell’incontro che si è tenuto recentemente in terra sarda, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle tre Nazionali non appartenenti alla FIFA.

Attorno al tavolo si sono riuniti il presidente della Squadra Corsa André Di Scala, i presidenti di FINS Gabrielli Cossu Cantarella e Nazionale Sarda Stefania Campus e, per la Sicilia F.A., il presidente Salvatore Mangano, il direttore generale Alberto L’Episcopo e l’Ambasciatore internazionale Giovanni Privitera.

Ai microfoni di QdS.it è intervenuto il dg siciliano Alberto L’Episcopo per illustrare il progetto nato in questi giorni e che porterà alla formazione di una competizione in grado di coinvolgere altre rappresentative internazionali.

La nascita del progetto

Corsica, Sardegna e Sicilia, tutte realtà insulari. Avete trovato un “terreno comune” al momento di discutere dell’organizzazione di un trofeo sportivo

“Ci siamo riconosciuti sotto questa comunanza di caratteristiche, anche perché c’era un pregresso di conoscenza. La Sardegna aveva fatto un trofeo con la Corsica ed entrambe ci hanno subito riconosciute quando siamo nati”.

“Le fondatrici del trofeo sono queste tre, ma l’obiettivo è quello di essere comunque inclusivi nei confronti di altre Nazionali non insulari o, comunque, che non fanno parte del Mediterraneo. Anche per il trofeo dell’anno prossimo tenteremo di fare partecipare altre Nazionali”.

Quando è nata l’idea di fare incontrare le tre Nazionali e discutere dell’organizzazione di questo trofeo?

“In realtà è nata subito, nel momento stesso della nostra organizzazione e del riconoscimento ufficiale della Corsica che è arrivato da lì a poche settimane. Ci confrontiamo con una realtà prestigiosissima (la Corsica n.d.r) che da quarant’anni si confronta con team importanti come Francia e altri”.

“Per arrivare a proporlo, quindi, volevamo fare un esordio quantomeno in campo internazionale. Sarebbe dovuto essere l’Europeo di Nizza, che però è saltato, diventato poi l’Antudo Cup che abbiamo giocato contro la Sardegna. All’indomani di questo battesimo e forti del riconoscimento, ci siamo sentiti di richiedere questo incontro e proporre l’idea”.

“Il connubio tra Corsica, Sardegna e Sicilia è un punto di partenza per arrivare a qualcosa di più grande con altre Nazionali che possono essere riconosciute. I parametri li stiamo già condividendo”.

Quali sono questi parametri?

“Per Nazione si intende l’espressione di individui accumunati da origine, lingua e storia. Non si parla di ‘Stati’ perché per vari motivi storico-politici non lo sono.

Per esempio, il Galles o la Scozia non sono Stati, ma Nazioni a tutti gli effetti. Tra i territori con questi requisiti, dobbiamo individuare quelli che esprimono delle selezioni calcistiche”.

Trofeo internazionale, quando si giocherà

Quando verrà organizzato il trofeo?

“C’era stata la proposta di farlo subito, a novembre-dicembre durante la sosta dei campionati per i Mondiali di Qatar 2022. Tuttavia a parte la Serie A, dalla quale possiamo pescare in misura inferiore, i campionati italiani dai quali attingiamo la maggior parte dei giocatori, non si fermano”.

“Per esigenze nostre e della Sardegna dovremo saltare questa finestra e organizzare la competizione alla fine della prossima stagione. Se ne parla quindi per maggio-giugno 2023”.

L’esperienza della Antudo Cup

Parliamo della Antudo Cup che si è giocata recentemente. Avete avuto delle partecipazioni di livello, pensiamo all’ex calciatore del Catania Davis Curiale, punta principe e capitano. Com’è stata vissuta questa esperienza dagli atleti?

“Sin dalla fase embrionale del progetto Davis si è sempre mostrato entusiasta, e in tutte le difficili fase di costruzione la consapevolezza che calciatori del suo livello aspettavano la realizzazione è stato di grande incoraggiamento per tutti noi”.

“Nei raduni e nei giorni del trofeo si è dimostrato capitano vero, ma i meriti vanno a tutto un gruppo di ragazzi splendidi prima ancora che gli grandi calciatori. Il clima è stato perfetto grazie anche alla grande professionalità e competenza di Mister Marchese ed il suo staff, nonché lo staff medico di alto livello e tutto il gruppo dirigenziale”.

“Per capire la volontà di partecipazione dei calciatori e della disponibilità dei club, abbiamo fatto un lavoro di pre-convocazione. Abbiamo contattato per maggior parte squadre di Eccellenza, Serie D e Serie C dove militavano giocatori siciliani. Per ogni club abbiamo indicato un numero massimo di atleti che avrebbero potuto partecipare ai raduni”.

“Siamo arrivati a 150 nominativi, con richiesta di adesione quasi totale. Poi abbiamo svolto due raduni da 33 giocatori a testa. I 22 selezionati finali sono stati quelli che hanno preso parte al trofeo, ma abbiamo dovuto tenere fuori tanti elementi validi come Arcidiacono, gente di ottimo livello”.

“Per tutti è stata un’esperienza entusiasmante, tutti non vedono l’ora che ci sia un prossimo evento. Qualcuno ha addirittura detto che sono stati i tre giorni più belli della propria vita. Si è creato un bel clima, tutti si sono sentiti in un contesto professionale”.

L’ambizione più grande resta però quella di riuscire a coinvolgere anche Nazionali aderenti alla FIFA e ottenere, dunque, un riconoscimento di grande valore.

“Noi il sogno FIFA lo coltiviamo, nonostante sia un procedimento lungo e difficile. In questo momento esistono delle restrizioni per le squadre europee, per il resto del mondo è più semplice. Ma ce l’abbiamo sempre”.

Fonte foto: siciliafootball.com

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