Noto antica, convenzione a tre per la valorizzazione - QdS

Noto antica, convenzione a tre per la valorizzazione

Luigi Solarino

Noto antica, convenzione a tre per la valorizzazione

venerdì 31 Gennaio 2020

I protagonisti dell’iniziativa sono il Comune di Noto, la soprintendenza ai Beni culturali e l’Isvna. Le campagne di scavo conoscitive necessarie fino ad oggi sono avvenute solo in parte

NOTO (SR) – Siglata una convenzione a tre per la tutela, la valorizzazione e la promozione di Noto antica e del Parco Archeologico dell’Alveria. La convenzione vede coinvolti il Comune di Noto, la Soprintendenza ai Beni culturali ed ambientali di Siracusa e l’Isvna (Istituto per lo studio e la valorizzazione di Noto antica), ciascuno per le sue competenze.

L’iniziativa si è svolta a Noto, presso il Teatro comunale “Tina Di Lorenzo”, in occasione dei festeggiamenti per i 50 anni dalla fondazione dell’Isvna avvenuta il 28 gennaio del 1970. Dopo l’introduzione del presidente dell’Isvna, Francesco Balsamo, e il saluto del sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, è seguita la conferenza di Francesco Privitera, archeologo della Soprintendenza di Catania, dal tema “Una storia lunga mezzo secolo”.

La convenzione stabilisce che il Comune di Noto si impegnerà a realizzare un progetto di fruizione per consentire ai visitatori di conoscere il sito sul Monte Alveria, curandone la manutenzione ordinaria e prevedendo le disposizioni per disciplinare il transito veicolare. La Soprintendenza aretusea si occuperà, dopo un primo anno di fruizione sperimentale, di un progetto generale di interventi, sia a livello di scavi sia a livello di infrastrutture. L’isvna, infine, metterà a disposizione del Comune e della Soprintendenza conoscenze, ricerche storiche ed archivio fotografico, collaborando attivamente nell’attuazione del progetto di fruizione sperimentale.

Soddisfatto il sindaco Bonfanti che ha dichiarato: “In pochi anni abbiamo azzerato decenni di tentennamenti ma dobbiamo ancora fare di più. Questo compleanno è si celebrativo, ma allo stesso tempo ti trasferisce il rammarico come Istituzioni, di non aver viaggiato alla stessa velocità dell’Isvna”.

Il sito di Noto Antica, abitato sin dall’età preistorica, ha visto succedersi la presenza dei Greci, dei Romani, Bizantini e Arabi, Svevi ed Angioini, Spagnoli. È stato, quasi sempre, uno dei principali centri culturali, militari ed economici della Sicilia sud-orientale. Venne distrutta totalmente dal violento terremoto del 1693, che causò ben 60 mila vittime in tutta la Sicilia orientale. Attualmente il sito di Noto Antica è riconosciuto come area archeologica, anche se non è valorizzato a sufficienza per la mancanza di strutture adeguate e della cartellonistica. L’intero sito necessita di campagne di scavo conoscitive avvenute, fino ad oggi, solo in minima parte. Nell’area è possibile visitare alcune necropoli sicule risalenti al IX e VIII secolo a.C., la grotta del carciofo (catacomba ebraica), la grotta delle cento bocche, le antiche concerie e i mulini della valle del carosello, gli imponenti resti della cinta muraria e del castello reale.

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