L'Oasi di Troina, una struttura tra luci e ombre: le ultime sulle indagini - QdS

L’Oasi di Troina, una struttura tra luci e ombre: le ultime sulle indagini

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L’Oasi di Troina, una struttura tra luci e ombre: le ultime sulle indagini

Irene Milisenda  |
sabato 07 Maggio 2022

Da semplice casa d’accoglienza, negli anni l’Oasi Maria SS. di Troina in provincia di Enna, grazie al suo fondatore Padre Luigi Ferlauto, è diventata  primo centro per disabili mentali in Sicilia

Da semplice casa d’accoglienza, negli anni l’Oasi Maria SS. di Troina in provincia di Enna, grazie al suo fondatore Padre Luigi Ferlauto, è diventata  primo centro per disabili mentali in Sicilia, riconosciuto come IRCCS dal Ministero della Salute e polo di eccellenza mondiale sulla disabilità intellettiva l’involuzione cerebrale e le patologie associate.

La storia della struttura

Una struttura  importante per il territorio, per gli assistiti e le loro famiglie, che genera più di 5000 ricoveri l’anno su 352 posti letto, 100 mila giornate di  degenza, impegnando oltre  800   persone  che  prestano  quotidianamente  la  propria  professionalità.

L’Istituto, nel 2021 ha firmato una convenzione con la Regione siciliana per 500 milioni in dieci anni, ed è diventato uno strumento al servizio della politica, quando Claudio Volante, avvocato e consigliere comunale di Diventerà Bellissima, fedelissimo del deputato Alessandro Aricò, veniva nominato dall’assessore regionale alla Sanità Ruggero Razza, direttore generale della struttura.

Finché il suo incarico è stato revocato con effetto immediato da Don Silvio Rotondo, presidente dell’associazione “Oasi Maria Santissima Onlus”.

“La decisione della revoca avviene in quanto è venuta meno la fiducia nei suoi confronti, a seguito delle sue azioni in chiaro contrasto con gli indirizzi strategici del CdA, e che hanno creato situazioni non in linea con la missione dell’Opera”, si legge nella nota dell’istituto.

La decisione

Decisione contestata da Volante che successivamente ha presentato denuncia alla Procura di Palermo sulla gestione dell’ente. Ho cercato di ripristinare la legalità e mi hanno mandato via, dichiara Volante, ho individuato una serie di irregolarità in termini di cessioni di crediti, cartolarizzazioni, mancate riscossioni, affitti riconducibili a persone che coltivavano interessi personali. La giustizia farà il suo corso.”

I dubbi

Anche la Cgil ha sollevato una serie di dubbi sulla gestione della struttura  con un esposto che ha sollecitato l’attenzione della Commissione regionale antimafia.

Troppe sono le ombre di interessi estranei alla mission dell’Oasi, osserva la Cgil – e su cui occorre fare luce per liberare la struttura da logiche che non possono riguardarla. A maggior ragione perché ci sono pubblici di mezzo e soprattutto perché un centro di tale rilevanza di natura sociale non può essere soggetto a scorribande di alcun tipo, deve soltanto essere messo nelle condizioni di funzionare al meglio nell’interesse degli utenti e dei lavoratori”.

L’indagine

Adesso l’Irccs è finita al centro di un’indagine della Procura Europea su una presunta truffa milionaria all’Unione Europea. Sotto inchiesta sono finiti i vertici dell’Oasi Maria Santissima onlus di Troina nei confronti dei quali i pm hanno emesso un ordine di perquisizione in cui si ipotizza il reato di truffa aggravata.

Le indagini sarebbero incentrate sulla società, Oasi srl, Agrima Srl, “Villaggio Cristo redentore srl”, che fanno parte della Fondazione “Oasi città aperta”, tutte società  collegate per contributi agricoli e progetti di ricerca; secondo l’accusa, le somme incassate sarebbero state impiegate a fini privati o indirizzate per occultarne la destinazione, a un sistema societario complesso. Agli indagati si contesta anche di aver dichiarato falsamente il possesso dei requisiti richiesti per avere i finanziamenti.

“Esprimo piena fiducia ai magistrati in merito alla inchiesta condotta su di me e su alcuni miei collaboratori. Siamo certi che riusciremo a dimostrare la nostra estraneità ai fatti contestati poiché abbiamo sempre operato con trasparenza e legalità nel nome e seguendo gli insegnamenti del nostro fondatore, padre Ferlauto”, dichiara Don Rotondo che ha assunto la direzione ad interim dell’Istituto che si dice pronto a collaborare con gli organi preposti per dimostrare l’infondatezza delle accuse. “Voglio rassicurare le nostre persone assistite e le loro famiglie che l’Oasi continuerà a garantire regolarmente i propri servizi».

Intanto anche il Vaticano ha disposto una verifica ispettiva che avrà il compito di fare luce sulla situazione dell’ Oasi e le sue criticità ed avrà libero accesso agli uffici, agli atti ed ai documenti.

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