Fine stato d'emergenza ma il "Covid non va via", la voce dei catanesi - QdS

Fine stato d’emergenza ma il “Covid non va via”, la voce dei catanesi

Fine stato d’emergenza ma il “Covid non va via”, la voce dei catanesi

Antonio Licitra  |
mercoledì 30 Marzo 2022

Quasi tutti favorevoli. "Troppi danni economici e psicologici subiti per colpa della pandemia" anche se qualcuno pensa sia "una ingiustizia il reintegro dei no vax a lavoro"

Giovedì 31 Marzo, sarà l’ultimo giorno in cui sarà in vigore lo stato d’emergenza dovuto alla pandemia Covid-19.

Dopo oltre ventiquattro mesi, a partire dal 1 Aprile saranno diverse, infatti, le novità.

Cosa sarà possibile fare?

Dall’1 aprile sarà possibile per tutti, compresi gli over 50, accedere ai luoghi di lavoro con il green pass base (vaccinazione, avvenuta guarigione o esito negativo di test molecolare o antigenico) e potrà bastare anche la semplice mascherina chirurgica (non più obbligatoria FFP2), mentre resterà l’obbligo vaccinale per gli esercenti delle professioni sanitarie.

Cadrà, inoltre, l’obbligo del green pass per i servizi di ristorazione all’aperto e per i mezzi di trasporto pubblico locale o regionale.

Scompariranno i colori tra le regioni e per quanto riguarda le scuole, infine, le nuove misure saranno in merito ai casi di positività in relazione all’ordine e grado.

Cosa ne pensano i cittadini

Il Quotidiano di Sicilia, si è recato tra le vie del centro cittadino di Catania per sapere cosa ne pensano i cittadini a riguardo della fine della situazione d’emergenza nel nostro Paese.

Siete d’accordo con la fine dello stato d’emergenza il 31 Marzo?

“Per dire se siamo d’accordo o meno bisogna considerare che in televisione dicono che ancora i casi aumentano. Mi piacerebbe, davvero, che tutto ciò possa finire.” – ed ancora – “Sono assolutamente d’accordo con la scelta di far finire lo stato d’emergenza. Non è pensabile continuare in questo stato per ulteriore tempo. Questa situazione ha comportato tanti danni, soprattutto ai settori della ristorazione e quelli culturali.” Infine, la parola ad un commerciante:  “Secondo me, quello che conta è l’andamento dei contagi. Non ci può essere una data stabilita che possa indicare che tutto ciò possa finire.”

Dal 1 Aprile, anche i non vaccinati potranno accedere a negozi ed uffici statali. Cosa ne pensate di questa scelta?

“Credo che la gestione da parte del governo sia stata sbagliata. A mio parere, andava introdotto un obbligo di vaccinazione. Annullare il green pass, è una presa di posizione politica che può essere discutibile. Credo che in ogni caso, dopo i danni economici e psicologici che abbiamo subito a causa della pandemia, sia necessario riprendere la normalità. E’ un ingiustizia il reintegro delle persone non vaccinate.”

Pensate sia giusta la scelta di far finire lo stato di emergenza il 31 Marzo o avreste preferito che venisse prolungato?

Se si verificherà che la curva dei contagi salirà tantissimo, a quel punto si rileverà una scelta sbagliata.” – Di pensiero opposto, invece, le dichiarazioni di un altro cittadino – “E’ difficile sostenere un certo tipo di restrizioni. Le restrizioni, così come le leggi, se perdono di rispetto e di credibilità da parte del popolo, diventano inutili.”

Antonio Licitra

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