L’ipotesi sul tavolo dell’incontro, coordinato dall’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, è di una proroga di altri due giorni delle vacanze natalizie, quindi fino a domenica
Oggi è prevista la riunione della task force che deciderà se riaprire da subito le scuole in Sicilia o prorogare, ancora una volta, il rinvio. Mentre in altre regioni italiane la vita è ripresa, con non poche difficoltà, nell’Isola è tutto in stand by, dopo la decisione dei giorni scorsi di rimandare l’apertura.
Quando si ritorna in classe in Sicilia
A dirigere l’incontro è l’assessore regionale all’Istruzione, Roberto Lagalla, insieme all’assessore alla Salute Ruggero Razza, i dirigenti dell’ufficio scolastico regionale, il professore Gianni Puglisi per gli Atenei dell’Isola e una rappresentanza degli studenti.
Dall’incontro si prevede una proroga di altri due giorni delle vacanze natalizie, e quindi niente scuola fino a domenica 16 gennaio. La decisione finale, dipenderà dall’analisi della curva epidemiologica del Covid.
Le parole dell’Assessore Lagalla
“Qualcuno ritiene che questo rinvio sia strumentale e che non possa modificare nulla nel corso dei tre giorni ma se si fa riferimento a quanto richiesto dai presidi e dalle amministrazioni locali unanimemente, cioè di avere il tempo sufficiente per applicare le nuove e diverse modalità di gestione delle quarantene e dei servizi anticovid all’interno delle scuole, valutando anche il personale disponibile, ecco credo che tre giorni e forse anche 5 siano tecnicamente importanti”. Lo ha detto l’assessore regionale ali ‘Istruzione, Roberto Lagalla, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico a Palermo.
In Sicilia la scuola aspetta
Il governo regionale nei giorni scorsi ha già rinviato la riapertura delle scuole di tre giorni in Sicilia per consentire di verificare tutti gli aspetti organizzativi a causa dell’aumento dei contagi. “Il governo regionale – aveva detto Leoluca Orlando, presidente dell’Associazione dei comuni siciliani -, accogliendo le richieste dell’Anci Sicilia e condividendo la preoccupazione degli oltre 200 sindaci siciliani, ha ritenuto di accogliere la richiesta delle amministrazioni locali e utilizzare ogni strumento giuridico per impedire la riapertura delle scuole in presenza.
I contagi in Sicilia “gialla”, quasi “arancione”
Intanto sull’isola ieri sono stati 13.231 i nuovi casi di positività al Covid19 registrati a fronte di 56.516 tamponi processati, con il tasso di positività sceso al 23,4% rispetto al 24,5% del giorno precedente. Sul fronte del contagio nelle singole province, Palermo ha registrato 3.383 casi, Catania 2.708, Messina 1.562, Siracusa 1.502, Trapani 488, Ragusa 970, Caltanissetta 1.093, Agrigento 1.392, Enna, 133.