Sgravi e incentivi a chi fa figli, così Palazzolo combatte lo spopolamento - QdS

Sgravi e incentivi a chi fa figli, così Palazzolo combatte lo spopolamento

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Sgravi e incentivi a chi fa figli, così Palazzolo combatte lo spopolamento

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domenica 06 Febbraio 2022

Il Sindaco, Salvatore Gallo, “Con Pnrr occasione unica ma servono aiuti concreti, adesso, per chi vive nei piccoli Comuni”

I piccoli comuni siciliani cercano di attrarre nuovi abitanti per non morire. Molti dei borghi nell’Isola, da oriente a occidente, rischiano lo svuotamento. I dati parlano chiaro, denatalità e alto tasso di anzianità sono gli elementi negativi, che nessuna formula riesce a controbilanciare.

Nella provincia di Siracusa, dal borgo di Palazzolo Acreide arriva la “proposta” del sindaco Salvatore Gallo e della sua amministrazione. E’ allo studio, infatti, un sistema di incentivi economici e sgravi fiscali fino alla concorrenza di sette mila euro per ogni neonato che nasce da coppie residenti nel comune montano. Mille euro in più come sgravio sulla Tari, per le coppie che trasferiranno la propria residenza e in funzione di far nascere i loro figli, a Palazzolo Acreide.

Nel comune, in provincia di Siracusa, la popolazione (dati 2021) è 8.247 mila abitanti. Solo 968 nella fascia 0-14 anni, 5160 nella fascia 15-64 e, per finire, 2119 over 65. Nel 2021, sono morte 125 persone, e le nascite sono state solo 50. Parte da quest’ultimo sconcertante rapporto numerico, la decisione di predisporre, per il prossimo bilancio di previsione, misure per contrastare lo spopolamento e la denatalità.

“Palazzolo, uno dei borghi più belli d’Italia, patrimonio Unesco. Un mare di soldi per rigenerare con il Pnrr ma per chi, se tra vent’anni non ci sarà nessuno ad usufruire di tutti questi benefici?” E’ quello che si chiede il primo cittadino di Palazzolo, Salvatore Gallo, promotore dell’iniziativa rivolta a chi vuole trasferirsi nel suo borgo e mettere su famiglia.

Il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo

Sindaco, la sua preoccupazione è reale, tristemente concreta

“Certo che si. Stiamo perdendo solo tempo. Nel 2021, abbiamo rilevato 125 decessi e 50 nascite. Il dato è grave. Bisogna incentivare le giovani coppie e la nascita di bambini. Al momento, da parte del Governo nazionale esistono contributi per aprire nuove attività commerciali o per ristrutturare casa. Adesso, però, questi sostegni servono ben poco per sostenere le nuove famiglie. Palazzolo è sull’orlo del suicidio demografico. Si sta spopolando, sempre di più.

Quello che sto cercando di costruire, con non poca difficoltà – prosegue Gallo -, è uno strumento utile a combattere la denatalità. Bisogna prendere sul serio, oggi, e analizzare questo fenomeno. Comprendo la difficile situazione della pandemia ma, anche questa, è una causa del perché le giovani coppie non fanno figli, hanno paura del futuro. Sono i piccoli Comuni, come Palazzolo, che devono farsi carico di questi problemi e, con le proprie risorse, intervenire per le giovani coppie bisognose, senza stipendio, senza contratto e con reddito basso.

Per questo, predisporremo in bilancio una somma congrua, da convertire in bonus diretto in soldi, e con una serie di sgravi, fino a sette mila euro, che possono essere destinati, ad esempio allo sgravio della Tari”.

Incentivi e sgravi per le giovani coppie, serve altro per creare benessere?

“Palazzolo gode di tanti di quei servizi di cui possono necessitare una giovane coppia con bambini, parlo degli asili nido, ne esistono due. Ci troviamo vicino a Siracusa e alle strutture sanitarie, le strade, i collegamenti ci sono e funzionano. Quello che manca adesso – ripete il sindaco – sono i bambini”.

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Non solo emergenza spopolamento

“Non è solo una questione di attrarre giovani coppie per costruire nuove famiglie. Un’altra seria emergenza, attualissima, è il caro bollette. È un altro bel problema per i Comuni, piccole e grandi. Non parlo per le attività commerciali e/o i privati perché in quel caso il Governo sta studiando delle misure.

Mi riferisco proprio agli enti pubblici, che sono in sofferenza. Chiudere un bilancio con il 50% in più di rincari, con le bollette da pagare per l’illuminazione pubblica. Di solito Palazzolo spende poco più di un milione di euro l’anno, per consumi energetici. Quest’anno – prosegue il sindaco di Palazzolo – ci troviamo ad affrontare una spesa di almeno 440 mila euro in più.

Altra spesa, non da poco, quella dei riscaldamenti, destinata soprattutto agli istituti scolastici.

Per non parlare dei costi per il contenimento dei rifiuti. Se pensiamo che un comune come Palazzolo deve trasferite i rifiuti, il cui prezzo è 140 euro a tonnellata, nella discarica di Motta Sant’Anastasia, e il prezzo del gasolio per rifornire i camion è aumentato. Tutto questo si traduce in un rincaro da prevedere poi, nel piano della Tari. E che corrisponde a un aumento della tariffa, rivolta ai cittadini”.

In questo momento Palazzolo ha delle prospettive? Quali sono?

“Guardando oltre il periodo pandemico. Palazzolo vive un grande periodo di notorietà sul profilo turistico. Le strutture importanti per gestire flussi di turisti ci sono, come sono presenti importanti realtà nel settore ristorazione e, in entrambi i casi, serve manodopera. E per ultimo ma non ultimo, Palazzolo rientra tra le 39 aree nella Zes, la zona economia speciale. A disposizione 16 ettari in cui si costruiranno insediamenti e dove sarà richiesta forza lavoro”.

Il modello positivo Palazzolo non è un azzardo, bisogna solo avere il coraggio di applicarlo

“Comprendo che sia difficile mettere in pratica questo provvedimento, oggi. Ritengo sia molto importante però applicarlo, anche in breve tempo, “a qualunque costo” (alla Mario Draghi per capirci).  Ci scontriamo col servizio finanziario ma oggi non possiamo essere dei contabili, dobbiamo guardare in faccia la realtà. Dobbiamo lanciare un messaggio, che le forze politiche devono sapere cogliere. Pnrr, grandi opere, strade e scuole ma quando mancano i figli, chi potrà beneficiare di tutto questo in un paese desolato e solo per vecchi? Il primo obiettivo da raggiungere è questo: formare nuove famiglie e impedire lo spopolamento”.

Marco Panasia

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