Palermo, asportato raro tumore al torace da 2 kg a paziente

Palermo, asportato raro tumore al torace da 2 kg a paziente

Daniele D'Alessandro

Palermo, asportato raro tumore al torace da 2 kg a paziente

Redazione  |
venerdì 03 Febbraio 2023

All'Ospedale Riuniti Villa Sofia-Cervello è stata eseguita una complicata operazione di asportazione di un tumore a una paziente 70enne

All’Ospedale Riuniti Villa Sofia-Cervello di Palermo i medici hanno asportato con un’intervento d’urgenza un tumore raro di oltre 30 centimetri e dal peso di 2 chili.

A essere sottoposta all’operazione è stata una paziente di 70 anni di appena 35 kg.

La neoplasia, un cosiddetto tumore fibroso solitario della pleura, di origine mesenchimale, le occupava per intero la cavità pleurica destra, comprimendole il polmone.

Per tale ragione, la signora era arrivata da un altro ospedale siciliano con una grave insufficienza respiratoria, venendo trasferita in Rianimazione e operata il mese scorso dall’équipe di Chirurgia toracica del Villa Sofia-Cervello, diretta da Giuseppe Agneta, con la collaborazione dei dirigenti medici Fabio Lupo e Mariano Di Martino.

L’operazione è perfettamente riuscita: dimissioni in 25 giorni

L’équipe anestesiologica in sala era costituita da Giovanni Milone e da giovani assistenti in formazione, si legge in una nota. L’immediato post-operatorio è stato gestito, invece, dall’Unità operativa complessa di Rianimazione del presidio Villa Sofia, diretta da Paolino Savatteri, e un secondo step ha visto l’impegno dell’Uoc di Lungodegenza diretta da Isabella Nardi, che ha ultimato il percorso di “recupero pieno delle funzioni metaboliche e motorie” della donna, garantendole “una dimissione a 25 giorni dall’intervento con la ripresa di una piena autonomia”.

“Tumore inedito soprattutto in riferimento al peso della paziente”

“La patologia neoplastica in oggetto – spiega Agneta – ha un’incidenza inferiore al 2% delle patologie pleuriche ed è caratterizzata da un andamento subdolo poiché paucisintomatica. Viene infatti svelata generalmente quando comincia a causare disturbi di tipo respiratorio con affanno e facile affaticamento, ovvero dolore gravativo (caratterizzato da un senso di peso doloroso) dell’emitorace interessato. Solo in pochissimi casi si apprezza con diagnosi precoce e spesso il riscontro è occasionale, ovvero connesso a indagini radiologiche eseguite per altre ragioni”.

“Le dimensioni e il peso del caso trattato presentano un aspetto di eccezionale riscontro in senso assoluto – sottolinea il chirurgo – e ancor più in senso relativo in relazione alle caratteristiche antropomorfiche della paziente: estremamente magra, con un peso corporeo di circa 35 kg. Oggi questa persona è tornata alla sua vita, ma questo risultato evidenzia anche l’importanza di centri altamente qualificati e attrezzati con dotazioni chirurgiche adeguate e team multidisciplinari idonei al trattamento e alla gestione appropriata del management post-operatorio, che è delicatissimo soprattutto nelle prima fasi, almeno quanto lo è quello strettamente chirurgico di questi pazienti”.

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