Palermo, bilancio consolidato sul filo di lana - QdS

Palermo, bilancio consolidato sul filo di lana

Gaspare Ingargiola

Palermo, bilancio consolidato sul filo di lana

venerdì 03 Gennaio 2020

Documento economico-finanziario approvato l’ultimo giorno dell’anno tra feroci polemiche. Il presidente di Sala delle Lapidi, Orlando: “L’ultima volta che si lavora in tempi così ristretti”

PALERMO – Con l’ultima delibera del 2019, arrivata sul gong il 31 dicembre, il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio consolidato 2018 dando il via libera definitivo alla stabilizzazione di 144 precari del Comune, che il 31 pomeriggio stesso hanno firmato i contratti a tempo indeterminato.

“Vengono così stabilizzati 110 lavoratori ex Lsu della Regione Siciliana – ha sottolineato il sindaco Leoluca Orlando – con il conseguente esaurimento del relativo bacino. Hanno firmato anche oggi (il 31 dicembre, nda) 34 Lsu del bacino Palermo Lavoro. Resta un unico contingente di lavoratori (circa 70) dell’ex bacino nazionale del Consorzio Palermo Lavoro, che saranno stabilizzati nelle prime settimane del 2020 secondo le indicazioni della legge Madia”.

Ma a farla da padrone, ancora una volta, sono state le polemiche tra la maggioranza e l’opposizione e all’interno della stessa maggioranza. Non sono stati semplici gli ultimi giorni dell’anno per Sala delle Lapidi. Prima le contestazioni per i metodi e i tempi di assegnazione, da parte dell’assessorato alla Cultura, dei fondi per l’organizzazione degli spettacoli natalizi e il braccio di ferro tra il Comune e lo Iacp sulla proprietà del terreno al Cep dove si è tenuto il concerto di Capodanno con Nino Frassica e i Tinturia. Poi i malumori dell’intera Aula, anche di buona parte degli orlandiani, per la decisione di accelerare sulla Ztl notturna (che partirà il 10 gennaio), con la minaccia di votare una controdelibera in contrasto con quella della giunta. In questo clima rovente anche il consolidato ha rischiato di saltare, e con esso, secondo i sindacati, le stabilizzazioni.

A dare fuoco alle polveri, la mattina del 30, è stata proprio la richiesta del consigliere di maggioranza Toni Sala, del gruppo Avanti Insieme, di prelevare la delibera sul bilancio: richiesta che ha fatto esplodere la protesta delle minoranze, che volevano invece discutere l’atto d’indirizzo sulla Ztl, tanto da costringere il presidente Totò Orlando a sospendere la seduta. Alla ripresa dei lavori, però, è venuto a mancare il numero legale, anche per i vuoti tra i banchi della maggioranza. “Un’occasione persa”, per Ottavio Zacco di Sicilia Futura-Italia Viva: “Una maggioranza che non esiste più o che forse non è mai esistita, dove ognuno cerca visibilità rompendo gli equilibri d’Aula, giocando la propria partita in solitaria, rilanciando così da poter dire l’ultima parola e spesso umiliandoci istituzionalmente”.

Il capogruppo di Italia Viva Sandro Terrani ha accusato i colleghi di maggioranza di “inutile immobilismo”: “L’approvazione di questo documento è fondamentale per la città e per questi lavoratori che da tempo attendono di essere stabilizzati ma parte della maggioranza ha dimostrato di non essere compatta e coerente”. L’indomani, il 31, l’opposizione, compatta e forte dei numeri, è tornata alla carica per voce di Fabrizio Ferrandelli richiedendo, prima di affrontare il Consolidato, il prelievo della delibera sulla mobilità e richiamando la sovranità del Consiglio sui provvedimenti sul traffico che riguardano le arterie principali, ovvero via Roma, corso Vittorio Emanuale e via Maqueda. La delibera è stata prelevata ma il presidente Orlando ha chiesto di accantonarla vista l’assenza degli uffici. Dinanzi alle nuove proteste dell’opposizione il vice sindaco Fabio Giambrone, presente in Aula, ha dapprima chiesto al segretario generale di “aprire un provvedimento formale nei confronti dei dirigenti assenti”. Lo ha chiesto “anche nelle vesti di assessore al Personale”, ritenendo quanto avvenuto “inaccettabile, grave e poco rispettoso nei confronti del Consiglio comunale”. Dopodiché si è impegnato a organizzare una seduta ad hoc sulla Ztl con tutta la giunta prima del 10 gennaio. Soltanto dopo aver incassato questa promessa, l’opposizione ha seppellito l’ascia di guerra e acconsentito a trattare il Consolidato, il cui dato essenziale sono i 10,44 milioni di euro di disallineamenti ancora presenti tra i conti del Comune e quelli delle partecipate. Il Comune sta cercando di ridurli a 1,3 milioni (solo con Palermo Ambiente c’è in ballo 1 milione) riconciliando due grosse pendenze: una partita da 6 milioni contestata all’Amap sulla pulizia delle caditoie e una da 3 milioni con la Rap sulla gestione del percolato a Bellolampo.

Dopo l’approvazione del documento economico-finanziario il presidente Orlando ha avvertito l’Amministrazione: “L’Aula, e intendo sia la maggioranza sia l’opposizione, ha mostrato grande senso di responsabilità ma esprimo grande disappunto su come gli uffici e la Giunta affrontano questi temi, con leggerezza e a volte anche spregiudicatezza. È l’ultima volta che l’Aula è costretta a lavorare in tempi così ristretti”.

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