Decentramento, rischio commissario per il Comune - QdS

Decentramento, rischio commissario per il Comune

Gaspare Ingargiola

Decentramento, rischio commissario per il Comune

martedì 26 Maggio 2020

L’assessorato regionale delle Autonomie locali ha chiesto al Comune di applicare la Lr 11/2015. Due apposite delibere attendono ancora di essere discusse dal Consiglio comunale

PALERMO – La Regione diffida il Comune sul decentramento. L’assessorato regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica ha diramato una nota (la n. 4992 dell’8 maggio) con cui intima a Palazzo delle Aquile di assegnare alle Circoscrizioni le deleghe e i poteri previsti dalla legge entro un mese, altrimenti sarà nominato un commissario ad acta.

Un vero e proprio ultimatum, dunque, che sta già per scadere. In parole povere, l’assessore Bernardette Grasso ha chiesto all’Amministrazione Orlando di applicare la Legge regionale n. 11 del 26 giugno 2015. Quella, per intenderci, che ha ridotto il numero dei componenti dei Consigli comunali (a Palermo sono scesi da cinquanta a quaranta), rivisto indennità di funzione e gettoni di presenza e soppresso i consigli di Circoscrizione, con la sola eccezione per l’appunto di Palermo, Catania e Messina. All’epoca la legge concedeva 180 giorni di tempo ai Consigli comunali dei tre capoluoghi per adeguare gli statuti e assegnare le competenze decentrate alle Circoscrizioni, pena la nomina di un commissario ad acta.

“È ora che le Circoscrizioni – ha chiesto in una nota il gruppo consiliare del Movimento 5 stelle – si trasformino da voci di costo a centri decisionali e fulcro dell’attività politica territoriale e della partecipazione dei cittadini. È necessario che il Comune di Palermo attui il decentramento in tempi brevi”.

In realtà già nella scorsa sindacatura l’Amministrazione Orlando aveva approvato un atto di indirizzo che aggiornava l’articolo 29 del regolamento sul decentramento con una serie di linee-guida sulle competenze e le relative risorse umane ed economiche da attribuire ai consigli di quartiere: tra queste, attività sportive e ricreative e gestione degli impianti sportivi territoriali, servizi di assistenza economica e sociale per i più bisognosi, iniziative culturali, sagre e feste di borgata, servizi di biblioteca, scolastici ed educativi (come i buoni libro o i contributi per il diritto allo studio), manutenzioni degli immobili di edilizia residenziale pubblica e verifiche sugli assegnatari. Poteri che, com’è facile intuire, trasformerebbero le Circoscrizioni in veri e propri “Municipi”, non più dediti alla semplice segnalazione di un guasto, di un albero pericolante o di una discarica abusiva, senza soldi e senza mezzi.

Questa delibera è già presente all’ordine del giorno delle attività di Sala delle Lapidi (con tanto di pareri della Ragioneria generale sui fondi da distribuire e di una parte delle Commissioni competenti), insieme ad un altro provvedimento analogo. “Dal mese di settembre del 2017 – ha confermato il sindaco Leoluca Orlando – è all’Ordine del giorno del Consiglio comunale una proposta di delibera presentata dalla Giunta, già risalente alla precedente consiliatura, in materia di decentramento. Una seconda delibera, sempre proposta dalla Giunta, è all’Ordine del giorno da febbraio del 2018. Sono rispettivamente ai numeri 17 e 43 dell’Ordine del Giorno e per entrambe, come si può facilmente vedere, di fatto non ci sono ancora nemmeno i pareri delle competenti Commissioni consiliari”.

“Non posso quindi che sollecitare il Consiglio comunale in ogni sua articolazione – ha concluso – ad accelerare l’iter di questo importante provvedimento, per il quale la Giunta ha già fatto fino in fondo e da tempo la propria parte”.

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