Palermo, Girolamo Caruso alla guida della Rap - QdS

Palermo, Girolamo Caruso alla guida della Rap

Gaspare Ingargiola

Palermo, Girolamo Caruso alla guida della Rap

venerdì 21 Maggio 2021

Nuova rivoluzione per la società che si occupa della gestione dei rifiuti. Giudicato “inconferibile” l’incarico all’ormai ex vertice, ora occorre affrontare questioni decisive per tutta la città

PALERMO – È Girolamo Caruso il nuovo amministratore unico della Rap, dopo la clamorosa retromarcia cui è stato costretto Maurizio Miliziano a meno di un mese dalla sua nomina. Ad annunciarlo è stato l’assessore al Bilancio Sergio Marino.

Miliziano era stato nominato soltanto lo scorso 22 aprile al posto di Giuseppe Norata, silurato dopo la rottura tra il sindaco Leoluca Orlando e Italia Viva. Lo stesso Miliziano faceva parte del Consiglio di amministrazione presieduto da Norata e le sue dimissioni, insieme a quelle dell’altra componente del Cda Alessandra Maniscalco Basile, avevano fatto decadere Norata, primo atto della guerra tra Orlando e i renziani. A lui il primo cittadino aveva affidato la gestione della partecipata di igiene ambientale, senza nominare un nuovo Cda.

Il suo incarico, però, è durato pochissimo perché, stando a quanto riportato dall’Ansa, per il capo di gabinetto Sergio Pollicita sarebbe stato “inconferibile”: Miliziano ricopre anche la carica di amministratore unico della società in house Quisquina Ambiente Srl e “da tale situazione – ha comunicato Pollicita al sindaco – emerge la sussistenza di un’ipotesi di inconferibilità della carica attribuita da questa amministrazione”, dal momento che “il soggetto in argomento, in vigenza dell’incarico di amministratore unico della società del Comune di Santo Stefano Quisquina, è stato nominato amministratore unico della Rap, società controllata dal Comune di Palermo (con popolazione superiore a 15 mila abitanti)”.

La nota di Pollicita ha avuto effetti dirompenti facendo decadere Miliziano con effetto immediato proprio nel momento in cui la Rap si trova davanti a un bivio: da una parte l’aumento della Tari, un atto impopolare che il Consiglio comunale vorrebbe scongiurare a un anno dalle elezioni, dall’altra una crisi economica dagli esiti imprevedibili, come ha lasciato intendere in maniera sibillina l’assessore Marino in una nota di qualche giorno fa. Per far digerire all’Aula l’aumento dell’imposta sui rifiuti (“che a Palermo non è certamente tra le più alte in Italia”), infatti, Marino, che è stato il primo presidente della Rap dopo il fallimento dell’Amia, ha sottolineato che “non approvare il Pef Tari comporterebbe per la Rap un percorso già visto in un recente passato”.

Una tempesta perfetta alla quale si somma la situazione della discarica di Bellolampo, con la sesta vasca che avrebbe ancora poche settimane di autonomia: a breve la partecipata potrebbe essere costretta a riprendere i viaggi della spazzatura fuori Palermo. E resta da vedere se in Sicilia o addirittura all’estero.

Ora la patata bollente passa nelle mani di Caruso, pensionato dal mese di gennaio, con un passato da dipendente Italter e dirigente dell’Enel e del ministero delle Infrastrutture. Ha operato anche come direttore nei settori sviluppo e ingegneria di società operanti nel settore delle energie rinnovabili. “In queste ore – ha spiegato Marino – si sta provvedendo a definire le procedure propedeutiche alla nomina attraverso le dichiarazioni di rito che saranno presentate agli uffici mentre è già stata convocata per lunedì pomeriggio, a cura del collegio dei sindaci, l’assemblea per la formalizzazione dell’incarico al nuovo amministratore. A Miliziano esprimo un sentito ringraziamento dato che con spirito di servizio ha reso la sua disponibilità con assoluta celerità e con lo stesso spirito ha fatto un passo indietro per evitare qualunque difficoltà all’azienda in cui ha prestato la sua opera come consigliere con apprezzamenti diffusi in tutta la città”.

Com’è facile immaginare, le bordate più dure dopo questo nuovo avvicendamento sono arrivate dal capogruppo di Iv Dario Chinnici: “La decadenza dell’amministratore unico della Rap Miliziano per inconferibilità dell’incarico dimostra ancora una volta che siamo in mano a dilettanti improvvisati: la Rap è una delle più grandi società di rifiuti del Sud Italia e merita una governance degna di questo nome. Il sindaco Orlando e la giunta, piuttosto che presenziare alla posa di vasi e panchine, si occupino della Rap e del servizio dei rifiuti”.

“Se non fosse tragico – ha continuato – si rasenterebbe il ridicolo. Com’è possibile che nessuno, in quasi un mese, si sia accorto che Miliziano non poteva essere nominato amministratore unico di Rap? E adesso cosa ne sarà di un’azienda che si ritrova di colpo senza un amministratore? Siamo preoccupati per la società, per i lavoratori e per il servizio, specie se l’unica soluzione prospettata dal sindaco è quella di aumentare la Tari di 9 milioni di euro scaricando sui palermitani, in piena pandemia, l’effetto dei propri fallimenti. Chiediamo inoltre che si faccia un controllo a tappeto su tutte le partecipate e in generale su tutti gli incarichi al Comune, per verificare eventuali ulteriori incompatibilità”.

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