Da tutti conosciuto come una persona umile, un dottore sempre disponibile, attento e gentile, la sanità di Palermo in queste ore è in lutto per la morte di Giovanni Pavone, nefrologo pediatrico in servizio da ormai decenni all’Ospedale dei Bambini all’Arnas Civico del capoluogo, occupandosi soprattutto di uropatie malformative, enuresi, disturbi minzionali e anche dell’urodinamica. Il medico, è morto all’età di 59 anni dopo aver combattuto contro una malattia e, in queste ore, sono tante le testimonianze di affetto e amore nei confronti dell’uomo.
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Palermo, morto il medico Giovanni Pavone. I ricordi
In queste ore, sono attimi di ricordi e affetto all’indirizzo del medico palermitano, Giovanni Pavone, morto a 59 anni. Tra i numerosi messaggi sui social, c’è quello di Tania: “Ora sei sbarcato in quel luogo ‘per niente mortale’ ma di tale bellezza da dare consistenza all’immortalità – dice Tania -. Il mio dolore è grande ma ti penso nel regno dei giusti tra le braccia del Capitano che è stato sempre al comando della tua nave terrena. Grazie per tutto quello che hai fatto per i bambini, per me, per tutti”.
“Il nostro dottore non c’è più – scrive invece Mary – e noi vogliamo ricordarla sempre sorridente, mai scontroso, di quei medici che ce ne sono pochi. Quanti bambini ha curato e quante famiglie confortato. L’Ospedale dei Bambini ha subito una gran perdita con la sua dipartita, un medico che nonostante il suo orario di lavoro fosse finito non andava via se non completava i controlli. Grazie per tutto quello che ha fatto per noi, grazie per la disponibilità e per la sua umanità”.
Morto Giovanni Pavone, il ricordo della collega
Tra gli altri ricordi, arriva anche quello della dottoressa Valeria Zangara, una collega pediatra del medico Giovanni Pavone a Palermo. “La tua bontà, la tua dolcezza verso il prossimo, la tua passione per la vita e per il nostro lavoro, la tua dedizione nel donarti con tutta l’anima e il cuore al servizio dei bimbi più fragili continueranno a vivere e a trionfare in un mondo oggi giorno sempre più povero di valori ed emozioni. Resterai per sempre il mio maestro, il mio collega, il mio amico, il mio fratello maggiore che ho avuto la fortuna di incontrare nella meravigliosa famiglia della Nefrologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini di Palermo, di cui sono fiera e orgogliosa di aver fatto parte. La nostra vita non sarà più la stessa senza di te”.