Palermo, possibili intimidazioni dietro il nuovo raid alla sede Aism - QdS

Palermo, possibili intimidazioni dietro il nuovo raid alla sede Aism

redazione

Palermo, possibili intimidazioni dietro il nuovo raid alla sede Aism

giovedì 11 Agosto 2022

A distanza di pochi giorni dall’ultimo episodio, qualcuno è nuovamente entrato nei locali dell’associazione. Cresce la paura tra i volontari: "Siamo amareggiati e arrabbiati"

PALERMO – Due episodi preoccupanti e tanti interrogativi sulla natura degli stessi. Di contro, la determinazione di andare avanti e di non fermarsi di fronte a questi gesti intimidatori.

Può essere questa la sintesi del secondo raid vandalico nel giro degli ultimi sei giorni perpetrato ai danni della sede locale della Aism (Associazione italiana sclerosi multipla), che si trova in via Spinasanta 170. Si tratta della terza incursione da maggio a oggi e bisogna includere anche il furto di un’auto dell’associazione che è poi stata ritrovata.

A rendere il quadro ancora più a tinte fosche vi è il fatto che la sede del sodalizio si trova in un bene confiscato alla mafia. Come è stato ricostruito, gli intrusi hanno messo a soqquadro alcune stanze della sede, rotto la macchinetta del caffè, divelto delle porte, lanciato per aria dei documenti.

Hanno portato via un telefono cellulare, di poco valore, ma importante strumento di lavoro per i volontari. “Siamo amareggiati, siamo sconfortati e siamo anche arrabbiati – ha commentato il commissario della sezione palermitana dell’Aism, Angela Martino – ma ci siamo sempre e ci saremo per tutte le persone con sclerosi multipla”.Le Forze dell’ordine stanno raccogliendo elementi per capire se si tratta di vandali o, visti i due raid in pochi giorni, piuttosto di un tentativo di intimidazione.

“Siamo spaventati – ha aggiunto – e non abbiamo timore a dirlo: abbiamo paura se qualcuno per due volte in pochi giorni, e per tre volte in pochi mesi, mette a soqquadro la nostra sede solo per il piacere di compiere un atto vandalico e forse per intimorirci. La paura accompagna da sempre le persone con sclerosi multipla e quindi con gli anni abbiamo imparato a conviverci ed a gestirla. Non sappiamo perché qualcuno voglia intimidire dei volontari di un’associazione che si occupa di sclerosi multipla. Ma non possiamo più credere ai balordi”.

L’Aism è stata una delle prime associazioni a Palermo cui è stato donato un bene confiscato alla mafia in comodato d’uso gratuito. “Per questo – ha aggiunto il commissario Angela Martino – la nostra attività all’interno di questa villa, inutile nasconderlo, ha sempre avuto un duplice significato per noi. E per questo oggi ribadiamo con forza che i volontari di Aism ci sono e continueranno nell’attività a sostegno delle persone con sclerosi multipla”.

Martino ha poi voluto concludere lanciando un messaggio proprio a coloro i quali sono entrati nella sede dell’associazione: “Anche questa volta – ha detto – avete rotto la macchinetta del caffè, avete divelto delle porte, avete lanciato per aria dei documenti. Non sappiamo a cosa siete interessati. Ma noi i nostri obiettivi da raggiungere li conosciamo bene”.

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