Palermo, un progetto per il recupero di risorse dalla depurazione - QdS

Palermo, un progetto per il recupero di risorse dalla depurazione

redazione

Palermo, un progetto per il recupero di risorse dalla depurazione

martedì 18 Ottobre 2022

Università in prima linea grazie a un impianto sperimentale dedicato al riutilizzo dell’acqua e al recupero di materie prime. Il rettore Midiri: “L’Ateneo un esempio evidente di sostenibilità”

PALERMO – Inaugurato all’Università, alla presenza del rettore Massimo Midiri, il “Wrrf, Water resource recovery”, l’unico impianto dimostrativo sperimentale a livello mondiale all’interno di un campus universitario, dedicato al riuso dell’acqua depurata e al recupero di risorse della depurazione (bioplastiche e fertilizzanti a base di fosforo ed azoto) e alla minimizzazione dei fanghi biologici attraverso la applicazione di tecnologie avanzate (water smart solutions).

“È un esempio evidente di sostenibilità – ha spiegato il rettore Midiri – in cui noi crediamo molto e che spero possa diventare un modello. Vi è anche la collaborazione con altri due Paesi: Corleone e Marineo, dove ci sono altri due impianti sperimentali di questo tipo e ciò mostra come l’Università si pone alla guida di un ragionamento che speriamo possa veramente portare a un miglioramento della nostra condizione di vita”.

Il dimostrativo è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo “Wider-Uptake: Achieving wideruptake of water smart solutions”, di cui è responsabile scientifico per UniPa Giorgio Mannina, ordinario di Ingegneria Sanitaria-Ambientale, e ha come principale obiettivo la possibilità di recuperare materie prime (fosforo, azoto, biopolimeri e acqua trattata per il riuso) dalla depurazione delle acque reflue favorendo la simbiosi industriale per portare il concetto di innovazione sul mercato.

“Sulla sostenibilità c’è un intero laboratorio di ricerca – ha aggiunto Midiri – che riguarda moltissimi temi: dalla sostenibilità ambientale all’ecologia, strettamente correlati anche alla biodiversità”.

“In questo momento – ha concluso il rettore dell’Università di Palermo – un gruppo di nostri docenti e studenti sta lavorando per mettere in campo delle proposte che possono diventare linee guida in ambito sia regionale che nazionale”.

UniPa fa parte di Wider-Uptake con un team di ricerca dalla forte connotazione multidisciplinare che coinvolge quattro dipartimenti: Ingegneria, Scienze agrarie, alimentari e forestali, Giurisprudenza e Scienze e tecnologie biologiche chimiche e farmaceutiche.

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